Civitanova, neofascista contro i rom
Una lettera choc al sindaco

Corvatta e Costamagna
Corvatta e Costamagna
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Martedì 26 Aprile 2016, 05:11
CIVITANOVA - “Oggi siamo qui per combattere perché i germi del razzismo sono ancora vivi”. Queste le parole con le quali il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ha chiuso il suo intervento per la Festa della Liberazione. Lo aveva aperto invece leggendo una lettera che ha ricevuto nei giorni scorsi. Missiva firmata da una persona che si definisce fascista e che si scaglia contro i rom, piena di insulti contro l’etnia e contro coloro che ritiene li difendano. Promette violenze se continuano nell’accattonaggio. Dai banchi della sala consiliare, dove si sono concluse le celebrazioni del 25 Aprile causa maltempo, il primo cittadino ha voluto leggere quella lettera in cui prevalgono ingiurie e minacce, costruita con una sintassi elementare e spesso sgrammaticata. “Parole come queste devono sempre trovare moti di sdegno - ha detto Corvatta -, sono discorsi inaccettabili che testimoniano come siano ancora vivi i germi del razzismo e come ci siano ancora nemici della libertà e della democrazia. Ho voluto renderla nota proprio per questo. L’obiettivo non è passare da vittima, la missiva è indirizzata a me ma il destinatario poteva essere chiunque. Rappresenta il degrado dei tempi che stiamo vivendo e deve trovare una risposta ferma da parte delle istituzioni e dei cittadini. Una risposta che è il rifiuto dell’odio e della violenza, che è non cedere alla paura del diverso. Sono questi gli anticorpi all’orrore del nazifascismo che devono sempre restare vivi. Per questo dico che la Resistenza non è finita. Ciò per cui hanno combattuto i Partigiani deve essere ancora difeso”. Il discorso termina con un sentito “viva la democrazia e viva la libertà”. 
Non è la prima volta che il sindaco riceve lettere anonime e minacce. E non è la prima volta che viene ferocemente attaccato per la questione rom, diventata bersaglio di movimento di ultradestra e neofascisti.
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