Caserma dei vigili del fuoco a Macerata: c’è l’ok, arrivano 12,7 milioni

Caserma dei vigili del fuoco a Macerata: c’è l’ok, arrivano 12,7 milioni
Caserma dei vigili del fuoco a Macerata: c’è l’ok, arrivano 12,7 milioni
di Lolita Falconi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:20

MACERATA La cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione Guido Castelli, ha raggiunto l’intesa sull’ordinanza 171 che, tra gli altri, aumenta il contributo per la caserma dei vigili del fuoco di Macerata. Viene aumentato l’importo di 8,7 milioni di euro, per un contributo complessivo di 12,7 milioni di euro.

La gestione

La caserma dei vigili del fuoco di Macerata rappresenta un punto nevralgico per la gestione delle emergenze in tutto il territorio provinciale.

L’aumento del contributo consentirà, secondo la struttura commissariale, la piena realizzazione del progetto di ricostruzione e ammodernamento della struttura, garantendo così ai vigili del fuoco di operare nelle migliori condizioni possibili.

«Diamo una grande importanza alla sicurezza dei cittadini e alle migliori condizioni operative per i nostri vigili del fuoco - dichiara il commissario Castelli -. Ringrazio il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per il suo impegno a favore di questa causa, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche perché grazie al continuo coordinamento operativo stiamo davvero riuscendo a mettere a terra risorse attese da anni da tutto il territorio».

I lavori alla caserma si svolgeranno in due fasi, nella prima verrà costruito un nuovo edificio negli spazi (per circa 1.500 metri quadri) dove è già stato demolito il castello delle esercitazioni. Nel nuovo stabile troveranno posto l’autorimessa, le camerate e gli uffici. Contemporaneamente verrà realizzato il nuovo castello per le esercitazioni. Una volta terminata questa prima fase, tutta l’operatività del Comando verrà spostata da dove si trova attualmente ai nuovi edifici per procedere così alla demolizione dell’immobile degli anni Cinquanta. Questo secondo edificio, una volta ricostruito, ospiterà i depositi, le cucine, la sala mensa, la sala operativa, il reparto prevenzione incendi e i locali per la formazione.

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