Salvatore Farina in lacrime
"Il killer è Seminara"

Salvatore Farina in lacrime "Il killer è Seminara"
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Marzo 2015, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 12:13
CAMERINO - Ha pianto Salvatore Farina davanti ai Pm che lo interrogavano in carcere. E tra le lacrime ha raccontato quello che è accaduto il giorno dell'omicidio del commerciante di pesce sambenedettese Pietro Sarchiè, il 18 giugno dello scorso anno. Il ventenne, visibilmente provato dalla detenzione in carcere ha riferito che ad uccidere Sarchiè sarebbe stato l'imprenditore edile Santo Seminara e che il muratore Domenico Torrisi avrebbe aiutato il padre a disfarsi dei pezzi del furgone della vittima. La ricostruzione data ieri ai Pm Stefania Ciccioli e Claudio Rastrelli, è la stessa data in precedenza dal padre Giuseppe quando chiese alla Procura di essere interrogato. Ieri Giuseppe Farina, anche lui in carcere a Camerino insieme al figlio, è stato sentito nuovamente. Ha riconfermato la versione data in passata ribadendo che sui sedili del furgone di Sarchiè, insieme al sangue ci sarebbero anche le impronte di Seminara. Impronte che non è certo possano essere rilevate dagli accertamenti dopo che i sedili rimasero esposti alle intemperie per più di due settimane. A tale proposito comunque, farà chiarezza la perizia affidata al consulente Francesco De Stefano i cui risultati, in realtà, avrebbero dovuti essere già depositati da circa un mese, ma che a causa di rinvii richiesti dal perito sono slittati oltre i tempi inizialmente previsti. Ieri il doppio interrogatorio in carcere, avvenuto alla presenza dei legali difensori Mauro Riccioni e Marco Massei, è iniziato alle 10.30 per finire nel pomeriggio verso le 17. Nei prossimi giorni potrebbero essere interrogati anche Seminara e Torrisi. La Procura infatti vuole accelerare i tempi per chiudere l'indagine e andare in dibattimento. La versione inizialmente fornita da Giuseppe Farina e poi confermata dal figlio (e che scagionerebbe il ventenne indagato per omicidio insieme al padre) manterrebbe dei coni d'ombra, dubbi da sciogliere su cui gli inquirenti stanno lavorando per fare piena luce sull'omicidio e accertare così le responsabilità di tutte le persone coinvolte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA