Aprono un negozio e con gli incassi
pagano le bollette ai più poveri

Aprono un negozio e con gli incassi pagano le bollette ai più poveri
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Martedì 8 Dicembre 2015, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 19:04
APPIGNANO - Donare un capo o un oggetto che non si usa più per poterlo mettere in vetrina, rivenderlo e col ricavato dare così un aiuto ad anziani e famiglie per pagare bollette, rate dei mutui e acquistare beni di prima necessità. E' la missione di “A cuore Aperto” un emporio solidale che opera ad Appignano, con sede nel centro storico, costituito da un gruppo di persone che ha deciso, gratuitamente, di mettersi a disposizione degli altri, di chi vive momenti di grande difficoltà. Gli incassi che provengono dalla rivendita dei materiali donati vengono utilizzati per sostenere chi è in difficoltà. E l'iniziativa, partita sette mesi fa, ha avuto un successo che neanche i promotori avrebbero immaginato. “Tutto è nato dall'idea di una signora di Appignano - dice Luca Carciofi, che opera in “A cuore Aperto” - che aveva letto su una rivista di una iniziativa di emporio solidale nata a Bergamo. Ne ha parlato con altre persone di Appignano, giovani, adulti e pensionati. Ci siamo detti: perché non provare anche qui da noi questa esperienza, visto che eravamo a conoscenza delle sofferenza di tanta gente che fatica ad arrivare a fine mese, a pagare bollette o rate di mutuo? Così abbiamo, tramite passa parola prima e i social poi, lanciato questo emporio solidale. Ci siamo strutturati con una piccola sede nel centro storico ed abbiamo iniziato a ricevere tante persone che hanno voluto donare capi di abbigliamento, cellulari in buono stato, perfino tapis roulant e barbecue, che abbiamo messo in vendita, tramite libera offerta per ogni pezzo, ricavando somme utili da devolvere in beneficenza”. A parte le spese vive per l'affitto della sede tutto quanto viene ricavato dalla vendita dei materiali usati va alle persone più bisognose.
“Da noi vengono ad acquistare anche molti extracomunitari. Di media, le offerte, per i prodotti di non particolare valore, oscillano attorno ai 10/15 euro. Si possono trovare buone occasioni, visto che il materiale che riceviamo viene visionato, ripulito se necessario e rimesso in vendita nelle condizioni migliori possibili. Di media incassiamo sulle 700 euro al mese che destiniamo a cittadini, pensionati, famiglie numerose, indigenti per pagare soprattutto bollette di gas, luce ed acqua e canoni di affitto. Non diamo mai il denaro in mano a queste persone, ma siamo noi stessi a ricevere le bollette ed a pagarle”. A Cuore Aperto ha anche una pagina su Facebook.
La sede dell'emporio solidale 'A cuore Aperto' si trova in borgo Santa Croce ed il negozio è diventato fin troppo piccolo per contenere tutti i materiali donati dai cittadini. “In quella sede esponiamo parte delle cose ricevute - sottolinea Luca Carciofi -. Poi, a seconda delle richieste che riceviamo, facciamo trovare la merce per la vendita che avviene unicamente tramite offerta di chi la vuole acquistare. Cose che per chi le dona sono divenute superflue, ma per chi le riceve o acquista rappresentano un buon affare a prezzi bassi”.