Macerata, aperitivi europei. Il nuovo format divide gli operatori sulla concomitanza con la serata universitaria

Nessun allestimento il mercoledì, ma ci saranno tre giorni di anteprima

Macerata, aperitivi europei. Il nuovo format divide gli operatori sulla concomitanza con la serata universitaria
Macerata, aperitivi europei. Il nuovo format divide gli operatori sulla concomitanza con la serata universitaria
di Alessandro Bianchi
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Lunedì 25 Marzo 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 07:17

MACERATA Al lavoro la macchina organizzativa per la Festa dell’Europa il cui momento clou è quello dedicato agli aperitivi. Un format che per l’edizione 2024 è stato rivisto e non vedrà più l’inizio dal mercoledì - giorno che solitamente veniva considerato come prova generale per gli esercenti - ma inizierà dal giovedì (dal 9 all’11 maggio), serata boom per via della presenza di molti universitari. Ma a fronte di un giorno in meno sono state introdotte le serate di anteprima che, sebbene l’allestimento sarà minore rispetto ai veri e propri e aperitivi, rappresenteranno comunque un rodaggio. 

Le posizioni

Diverse le opinioni dei commercianti sui cambiamenti previsti. Paolo Perini, presidente dell’associazione Commercianti Macerata dice: «Il giovedì sarà di prova e, non mancando la gente, dovremo saperci organizzare. È sia un incasso che un costo in meno, a livello di personale ad esempio. Il mercoledì era utile dato che si provavano le installazioni esterne. Sapremo se la scelta del cambiamento è giusta o sbagliata solo dopo la kermesse. Il giorno in più, d'altro canto, costa anche all’amministrazione e quindi la riduzione di giorni per la stessa potrebbe essere giustificabile. Di positivo, da presidente dell’Acm, ho notato l’apertura verso tutti i commercianti da parte dell’amministrazione». Gabriele Micarelli del Verde Caffè dice la sua, parlando anche della novità dell’anteprima «Avendo un’attività di ristorazione ho sempre lavorato bene dal giovedì al sabato. L’anteprima dal lunedì al mercoledì potrebbe elevare di livello la manifestazione, improntandola anche sulla cultura europea.

A livello personale perdere il mercoledì non credo sia un grosso problema, anche se posso capire che altri esercenti non ristoratori abbiano delle perplessità».

Gli aspetti

Piero Pallotta di Sugo, pur riconoscendo la volontà di trattativa dell’amministrazione comunale evidenzia diversi aspetti negativi: «Partecipando alle varie riunioni con gli addetti ai lavori e gli assessori Laura Laviano e Marco Caldarelli siamo rimasti spiazzati dalla mancanza di fondi. Dovremo costruire una situazione differente, ma vogliamo vedere il lato positivo riguardante l’introduzione dell’anteprima dal lunedì al mercoledì e la perdita per l’allestimento esterno del giorno meno redditizio. Non la vediamo positivamente, ma notiamo la buona volontà di venirci incontro con questa proposta per trasformare l’evento da culinario a culturale. Noi ristoratori dobbiamo adattarci e ci impegneremo ad accogliere la clientela, speriamo senza orari particolarmente limitativi, pur rimanendo sorpresi da questa situazione. Gli aperitivi europei sono un format importante per la città, che nessuno è in grado di imitare e non vogliamo che si perda. Vediamo il bicchiere mezzo pieno e proviamo a vigilare sulle problematiche».

Marco Guzzini di Di Gusto è entusiasta: «Grazie alla mediazione dell’associazione Commercianti Centro storico ci siamo trovati per organizzare al meglio. Ci sono tre giorni in più: si è trovata l’intesa per una formula interna ideale. Inoltre il Comune si è impegnato a rimborsare varie spese. Si cambia in meglio. In tanti inoltre ci chiedevano di dare un colore dal punto di vista culturale dietro le scelte di piatti e abbinamenti. Questa intesa tra amministratori ed esercenti è bella, si vuole rendere l’aperitivo europeo la festa di tutta la città».

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