Il vinile mon amour: ne colleziona 57mila. La storia del giardiniere pesarese Massimo Giannini con alcune rarità a 78 giri

Il vinile mon amour: ne colleziona 57mila. La storia del giardiniere pesarese Massimo Giannini con alcune rarità a 78 giri
Il vinile mon amour: ne colleziona 57mila. La storia del giardiniere pesarese Massimo Giannini con alcune rarità a 78 giri
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Ottobre 2023, 16:55

PESARO Non è un negozio di dischi, ma la vastità delle opere collezionate da Massimo Giannini va oltre ogni immaginazione. Dal 1985 infatti, il giardiniere pesarese colleziona vinili, 33 e 45 giri, con alcune rarità persino a 78 giri, ed è arrivato a ben 57mila pezzi, tra vinili, cd, dvd e cassette.

Il primo stereo

«Ho iniziato da ragazzino», racconta «quando mio padre mi comprò lo stereo avevo circa 15 anni. Da allora, un disco tira l'altro». Ha iniziato con la discografia di un artista e poi un altro e un altro ancora, piano piano, ma con passione e criterio. Con il passare degli anni, Massimo ha dovuto anche cambiare casa, per dare il giusto respiro al suo incredibile patrimonio, trasferendosi in collina. La parte che riguarda gli artisti italiani è la più fornita: più di 30mila pezzi, dove solo la discografia di Mina ne conta 1000. Ma la sua collezione non è fatta solo di artisti che ama: «Alla fine il collezionismo ha preso il sopravvento», continua Massimo «e non mi faccio mancare nulla, né dei Maneskin che di Sfera Ebbasta. Per quanto riguarda la collezione di stranieri, ho copie di album dello stesso disco su stampa italiana, giapponese, tedesca, ecc, come per Madonna ad esempio o dei Queen. Ho anche singoli di Freddy Mercury prima che ne diventasse il leader».

I dischi autografati

Ci sono album e 45 giri autografati dagli stessi artisti: Mina, Renato Zero, Fabrizio De André e Lucio Dalla, ma anche Mango, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Massimo Ranieri, Ivan Graziani: «Quando venivano in zona a fare concerti, mi presentavo con le copie dei loro dischi.

Ranieri mi fece i complimenti perché avevo dei dischi che nemmeno lui aveva mai visto, dato che erano stati stampati in Giappone. La Nannini mi autografò la sua intera discografia e si stupì di trovarci 45 giri di cui nemmeno si ricordava la copertina». Dal jazz alla musica classica, alla lirica, la sua collezione spazia ovunque e Massimo si rammarica del fatto che ci sono dischi che gli mancano, «quasi introvabili e a prezzi fuori dalla mia portata. Ho rinunciato ad una vacanza per comprarmi la discografia a 78 giri di Teddy Reno». Molto tempo lo ha anche passato a catalogare tutto: i 33 giri sono all'interno di contenitori che li salvano anche dalla polvere, con le immagini dei cantanti e spesso le date di pubblicazione. Era amico di Ivan Graziani di cui ha la discografia completa autografata, così come di Renato Zero di cui ha diverse rarità. Sogna di conoscere Adriano Celentano di cui ha tutto, o quasi, a partire dal 1957. «All'inizio giravo per mercatini, ora molte cose si trovano su internet, basta saper cercare bene».

I cimeli

A Massimo brillano gli occhi mentre mostra i cimeli raccolti: «Mi piacerebbe che gli artisti che passano a Pesaro venissero qui a visitare la mia collezione. Molti di loro nemmeno conoscono le edizioni uscite all'estero dei loro album». Una collezione che è quasi un museo: la storia della musica italiana, con dischi che vanno dal 1930 ad oggi, unica in Italia e forse non solo.

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