Stipendi fermi, i prezzi aumentano 5 volte di più.
Lavoro, decontribuzione per gli under 35

Pier Carlo Padoan
Pier Carlo Padoan
di Claudio Fabretti
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Lunedì 3 Aprile 2017, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 10:17
Una crescita a passo di tartaruga. Se l'inflazione è tornata sui livelli normali, non è così per gli stipendi, i cui incrementi procedono a un ritmo sempre più lento. Con tanto di minimo storico, raggiunto a febbraio, dopo 35 anni, ovvero dal 1982, punto di partenza delle serie storiche dell'Istat. L'ultimo aggiornamento dell'Istituto sulle retribuzioni contrattuali segna, infatti, un aumento su base annua di appena lo 0,3%. Sempre a febbraio l'inflazione si attestava all'1,6%. In sostanza, dunque, i prezzi corrono cinque volte più velocemente degli stipendi. 

Se si allarga, dunque, la forbice tra il caro vita e le buste paga, a sfavore di queste ultime, le conseguenze sono pesanti in termini di potere d'acquisto per gli italiani, reduci oltre tutto da anni di crisi e di tagli. Sul tavolo, ora, c'è anche la questione del rinnovo dei contratti degli statali. Atteso in settimana il confronto con le Regioni. Il governo ricerca infatti un accordo sul nuovo testo unico del pubblico impiego. E le trattative vedono al centro il salario accessorio. Intanto l'esame del provvedimento prosegue anche alla Camera, dove domani sono attese le audizioni dei sindacati. 

Il governo prova a correre ai ripari nel Documento di Programmazione Economica, in particolare con nuove iniziative in materia di occupazione. Misure a favore dei giovani per i quali il Def 2017 prevederà un taglio dei contributi previdenziali per i neoassunti a tempo indeterminato limitato agli under 35 che entrano nel mercato del lavoro e quindi solo per il primo impiego stabile. Si tratterebbe di una dote di 3 anni di taglio contributivo che spetta al giovane per il primo contratto a tempo indeterminato. Fonti vicine all'esecutivo precisano che nel caso in cui giovane abbia già avuto un lavoro stabile, ma lo abbia perso, avrà diritto alla decontribuzione ma solo per il periodo che manca al raggiungimento dei 3 anni di impiego stabile.

Quanto ai prezzi, a marzo hanno fatto segnare un lieve rallentamento, con un assestamento all'1,4%. Già per aprile, però, le attese sono al rialzo.
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