Troppo violento, vuole lasciarlo lui la massacra a pugni e schiaffi

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Giovedì 25 Maggio 2017, 05:00
L'EMERGENZA
PESARO Ancora un caso di violenza sulle donne. Un rapporto che si sfalda, lei che vuole chiudere la relazione. Ma lui che non vuole sentire ragioni.
Un caso che diventa cronaca quando intorno alle 20 di martedì è arrivata la chiamata ai carabinieri del nucleo investigativo e radiomobile. Dall'altra parte della cornetta una donna che disperata chiedeva aiuto. Anzi, l'implorava. Si era rifugiata nel cortile di una vicina di casa a Villa Fastiggi. Giusto il tempo di spiegare cosa fosse successo e i carabinieri sono andati sul posto. La donna aveva il volto sanguinante, escoriazioni e segni di percosse. Distrutta fisicamente e fiaccata dentro di sè.
Il racconto
Ha raccontato di essere scappata dalla furia violenta del marito che l'aveva colpita con schiaffi e pugni al volto. E solo la presenza della bambina in casa aveva fermato le percosse.
La vittima dell'ennesima e triste storia di violenza domestica è una giovane donna sulla trentina, già nota ai carabinieri, perché in un'altra occasione aveva chiamato il 112 per richiedere un intervento dopo un litigio col convivente, molto più grande di lei, sulla settantina. Dalla coppia è nata una bambina.
E' stata chiamata l'ambulanza. La donna è stata curata al pronto soccorso dell'ospedale San Salvatore, ha riportato la rottura del setto nasale e i medici l'hanno dichiarata guaribile in 30 giorni salvo complicazioni.
Gli inquirenti hanno cercato di ricostruire l'accaduto e hanno appurato che c'erano già stati litigi in passato. Lei voleva terminare la relazione, ma lui non si rassegnava. E c'erano già stati litigi sfociati in azioni violente. L'uomo è stato quindi arrestato con l'accusa di lesioni gravi.
L'indagine
Il caso, la cui indagine è coordinata dal pubblico ministero Giovanni Narbone, è stato analizzato ieri mattina davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro. L'uomo, incensurato, ha tentato di spiegare che lei era caduta e si è procurata le lesioni da sola, sotto l'effetto dell'alcol.
Ma il giudice, una volta ricostruiti i fatti tramite i carabinieri e analizzato il referto medico relativo alle lesioni che fanno pensare a un atto doloso, ha convalidato l'arresto. Sono stati chiesti i termini a difesa e il processo verrà aggiornato. Nel frattempo è stata disposta la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto assoluto di avvicinarsi alla convivente. I carabinieri hanno cercato in tutti i modi di tutelare madre e figlia
Sono stati attivati anche i servizi sociali per gestire l'emergenza, vista la presenza anche di un minore.
Cifre allarmanti
Episodi che purtroppo ricorrono anche in questa provincia. Le forze dell'ordine sono preparate e sensibili nel gestire questo tipo di emergenze. Esiste una rete che collega la Questura e le forze dell'ordine al centro Antiviolenza Parla con noi. Da un lato ci sono le leggi che hanno visto l'introduzione di reati come atti persecutori, stalking, o disposto l'allontanamento del familiare violento, l'incidente probatorio per tutelare le vittime, la possibilità di arresto obbligatorio in flagranza di reato e l'intervento d'ufficio in alcuni casi dopo l'ammonimento. Ma anche una rete di accoglienza per le donne.