Ripresa ancora lontana per il settore artigiano «Solo noi peggioriamo»

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Lunedì 24 Ottobre 2016, 05:00
L'ECONOMIAMACERATA «Le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese artigiane sono tante e complesse». Parole fin troppo chiare quelle di Renzo Leonori, presidente provinciale della Confartigianato. Il tunnel della crisi è più lungo del previsto.
L'associazione da lui guidata ha rielaborato e analizzato le rilevazioni diffuse da Movimprese/Unioncamere riguardanti il terzo trimestre 2016, relative alla situazione regionale e provinciale dell'imprenditoria, con particolare riferimento al comparto artigiano.
Il quadro
Se nel trimestre appena trascorso si registra in Italia una crescita del numero delle imprese totali (commercio, artigianato, industria, ecc.) di 9.976 unità (+ 0,16% sul trimestre precedente) e nelle Marche di 166 unità (crescita trimestrale + 0,16%), continua a persistere il segno negativo sul fronte dell'artigianato (- 2.043, pari a 0,15%, il dato nazionale; - 118 imprese, pari a 0,25%, quello regionale). Nell'artigianato, in dettaglio, sono state rilevate nelle Marche, fino al 30 settembre scorso, 46.681 imprese attive: nel trimestre si è avuto un saldo negativo pari a - 118 imprese ( 0,25%), frutto di 512 nuove iscrizioni e di 630 cancellazioni; tale cifra è la risultante dei saldi relativi rispettivamente alla provincia di Pesaro Urbino (- 39), di Ancona (- 13), di Fermo (- 18), di Ascoli Piceno (- 11) e di Macerata (-37, - 0,34%).
La provincia
In provincia di Macerata, nello specifico, nel corso del terzo trimestre 2016, si sono avute 108 nuove iscrizioni e 145 cessazioni (totale imprese artigiane registrate 10.767): tra i comparti più significativi, eccetto quello dei trasporti (+2) e quello del commercio e delle autoriparazioni, rimasto invariato, tutti mostrano segno meno: registriamo un -15 imprese (-0,41%) nel settore delle costruzioni, -6 imprese (pari a -0,56%) nel comparto dei servizi alla persona, -4 imprese (pari a -1,56%) nel settore della riparazione dei beni personali, -4 imprese nel settore delle pelli/calzature (-0,45%), -3 imprese nei servizi alla ristorazione (flessione del comparto pari a -0,81%), -2 imprese nel settore dell'alimentazione (-0,65%) ed in quello dell'abbigliamento (-0,98%), -1 nei comparti del tessile (-1,40%), del legno (-0,43%) e del mobile (-0,63%).
Interessante rilevare l'andamento dell'apertura e della chiusura delle imprese artigiane registrato negli ultimi 12 mesi: a livello regionale si sono perse 906 imprese. Tutte e cinque le province con saldo negativo: Ascoli Piceno -107, Fermo -143; Ancona -171; Macerata -192 (decrescita dell' 1,75%) e Pesaro Urbino -293.
La preoccupazione
«Da questi dati dichiara il presidente provinciale della Confartigianato di Macerata, Renzo Leonori si evince chiaramente che le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese artigiane sono ancora tante e complesse. La nostra provincia, nello specifico, è tra quelle con risultati meno brillanti, soprattutto nell'arco temporale di un anno: se permangono le difficoltà per quelle aziende che vivono esclusivamente di mercato interno, il quale, purtroppo, ancora stenta a ripartire, registriamo che anche quelle aziende maggiormente votate all'export, che in qualche modo sono uscite meglio dalla crisi, stanno risentendo sempre più delle crisi politiche internazionali (su tutte quella russo/ucraina). Considerato poi che le difficoltà maggiori per il sistema imprenditoriale si registrano soprattutto nel manifatturiero e nelle costruzioni, settori nei quali è preponderante la presenza dell'artigianato, ben si comprende perché, mentre industria e commercio, seppur a piccoli passi, stanno migliorando i loro dati, siamo appunto noi artigiani a pagare ancora dazio alla crisi».