«Ospedale, Pesaro e Fano divisi» ma il nodo è lo sbarco del privato

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Lunedì 20 Febbraio 2017, 05:00
I PALETTI
PESARO «Ospedale nuovo sì, ma solo per Pesaro. A Fano si mantenga una struttura pubblica senza l'arrivo del privato. E non si smantelli la sanità dell'entroterra». L'opposizione pesarese è pronta ad ascoltare l'audizione del presidente della Regione Luca Ceriscioli questo pomeriggio in consiglio comunale, con inizio dell'informativa e discussione sulla sanità intorno alle 17-17,30 (alle 16,30 via alle interrogazioni e delibere). Ma anche a fare la propria parte, e a porre dubbi, critiche, suggerimenti, sul piano sanitario provinciale, da Marche Nord all'Area Vasta.
L'attesa
Con il presidente Ceriscioli ci sarà anche la dg di Marche Nord, Maria Capalbo. Un incontro particolarmente atteso quello odierno, per ascoltare una relazione tout court sullo stato della sanità pesarese alla luce della riforma sanitaria avviata nell'entroterra, del progetto sull'ospedale unico a Muraglia e dell'ingresso dei privati che sta già interessando Cagli e Sassocorvaro, preparandosi allo sbarco su Fano. Senza contare che si era già tentato per due volte di fissare il consiglio monotematico sul tema ma questioni più urgenti, a cominciare dall' emergenza terremoto, avevano sempre fatto spostare l'appuntamento. Oggi invece sembra essere la volta buona.
Dopo l'intervento del Governatore, ci saranno, secondo quanto deciso in Ufficio di Presidenza, cinque minuti di tempo a disposizione dei consiglieri comunali per intervenire. Ceriscioli arriva a questo appuntamento, dopo aver serrato le fila del Pd nell'ultima segreteria comunale di partito, e fare quadrato per contrastare gli attacchi delle minoranze sulla gestione della sanità sul territorio.
La minoranza
«Mentre ci si concentra sul progetto dell'ospedale unico afferma il capogruppo di Siamo Pesaro Roberta Crescentini che, se va bene, verrà realizzato non prima di 5-6 anni, è in corso lo smantellamento della sanità territoriale, sia sulla costa che nell'entroterra. Non rileviamo una visione strategica». Soluzioni? «Sul discorso dell'ospedale unico Marche-Nord bisogna tornare indietro. Che Pesaro abbia bisogno di una nuova struttura ospedaliera siamo d'accordo, e potrebbe andare bene anche Muraglia, ma mantenendolo come ospedale della città, e non congiunto con Fano. Per la terza città delle Marche, quale è Fano appunto, serve un ospedale pubblico senza l'ingresso del privato nelle condizioni che si stanno prospettando». Dubbi sul piano di un ospedale unico Marche Nord e sulle modalità di finanziamento, da parte dell'esponente di centrodestra. «Se, come sembra, si sceglierà la soluzione del project financing, noi siamo contrar». Alla vigilia dell'atteso consiglio sui temi sanitari, la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Silvia D'Emidio afferma che «finalmente dopo due anni e mezzo dal nostro insediamento, subito dopo il quale abbiamo chiesto che si parlasse seriamente di sanità, avremo l'occasione di farlo sperando di non rimanere delusi».
La chiarezza
« Desideriamo - prosegue la consigliera d'opposizione - infatti che venga fatta chiarezza sul piano socio-sanitario della nostra provincia, un programma che sembra interrotto al 2014, in particolar modo sul rischio di privatizzazione di alcuni servizi ospedalieri»