Mordi e fuggi
Nelle Marche i turisti non restano nemmeno una settimana: 5 giorni

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Domenica 31 Luglio 2016, 05:00
Mordi e fuggi
Nelle Marche i turisti non restano nemmeno una settimana: 5 giorni infatti è la media calcolata nel 2014 sulla base di 2 milioni e 300 mila arrivi e di 12 milioni di presenze. Neanche il tempo di iniziare a conoscere la bellezza del nostro territorio che le valigie sono già belle e chiuse per il viaggio di ritorno, o verso un'altra meta. Col programma triennale promozionale e il programma annuale 2016 la Regione ha puntato ad alzare l'asticella e focalizzare anche per questa nuova stagione le strategie da mettere a punto. Sul Giubileo gli amministratori ci hanno puntato parecchio, proponendo una serie di percorsi della Spiritualità che si collegano con la Via Lauretana, la Via Francescana e le abbazie. Un progetto di tutto rispetto ma che non sembra avere ottenuto il successo che ci si aspettava, anche se i dati riusciremo a leggerli solo alla fine di novembre. In più l'assessore regionale Moreno Pieroni ha lanciato un'idea da mettere a punto: sviluppare il turismo in bicicletta per sfruttare le piste ciclabili esistenti nelle Marche collegandole fra loro in maniera razionale. Un piano originale non fosse che per rendere omogenea la rete di ciclabili serve un programma a medio-lungo termine. E nel frattempo?
Il refrain delle eccellenze
Facile dire eccellenza e abbinarla al turismo. Un po' più complicato è riuscire a unire le potenzialità di questa regione alla necessità di rilanciare il settore economico di punta delle Marche. Lo si è visto in questi anni, probabilmente lo sentiremo ripetere nei mesi a venire: turismo tutto l'anno è il refrain che fa gola ai marchigiani ma ancora non si è riuscito a declinarlo degnamente in questa terra dalle straordinarie potenzialità. E comincia a farsi spazio il dubbio che forse questa formula non sia particolarmente azzeccata per una regione come la nostra, che serva qualcosa in più di uno slogan per far conoscere le mille e uno meraviglie che ci circondano. Se poi pensiamo che per le attività promozionali nel 2015 sono state distribuite 106 mila brochure, seimila in più dell'anno precedente, allora c'è proprio da riflettere su quale possa essere la strategia migliore per far arrivare i turisti consapevoli e non i villeggianti per caso.
Mettiamoci attorno a un tavolo
Non può bastare la buona volontà di un dirigente o l'impegno massimo di un assessore per centrare l'obiettivo turismo nonsolomare. Serve la collaborazione di chi nelle Marche ci vive e ci lavora e di chi ogni anno attende l'ufficialità dei numeri per capire se nel frattempo qualcosa sia cambiato. Occorre mettersi a tavolino e ragionare tutti insieme. Altrimenti meglio arrendersi: la stagione marchigiana continuerà a funzionare solo con il sole d'estate.
Maria Teresa Bianciardi
t.bianciardi@corriereadriatico.it
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