Loew esalta Pirlo: «Geniale stratega
Non è una rivincita, vogliamo la finale»

Il ct tedesco Joachim Loew
Il ct tedesco Joachim Loew
di Mimmo Ferretti
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Mercoledì 27 Giugno 2012, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 19:05
CRACOVIA - Il passato non conta, urla Joachim Loew. Il ct della Germania sa alla perfezione che la sua nazionale non ha mai battuto l’Italia, in un mondiale o in un Europeo, e così si fa coraggio rinnegando la storia. Si sente forte e da forte si comporta. «Nel calcio non esistono le rivincite, non sono possibili: non si può, ad esempio, cambiare quello che è successo nel 2006, quello ormai appartiene al passato. Sei anni fa c'erano certi giocatori, ora altri e la situazione è differente. Il passato per noi non ha alcuna importanza», dice dal ritiro di Danzica.



Si fa una risata, Loew, quando per rincarare la dose gli viene ricordato Italia-Germania 4-3 del 1970. «Per i nostri giovani non ha alcuna importanza, loro non conoscono quella partita perché fa parte della storia del calcio». Ha importanza, però, l’attuale Italia di Cesare Prandelli, che Loew conosce alla perfezione. «Lo scorso anno c’è stata un’amichevole e già in quella occasione l'Italia aveva una squadra nuova e giovane che cominciava a far vedere un altro calcio rispetto agli anni precedenti. Rispetto al passato gli italiani pensano in termini più offensivi», racconta.

Pirlo e Buffon: ecco le due stelle dell’Italia, secondo tutti i media tedeschi. Pirlo, l’italo-killer dal rigore di ghiaccio, ha scritto ieri la Bild. Che nell’edizione on line ha ricordato che nell’Europeo del 2009 la Germania under 21 in semifinale ha mandato a casa l’Italia. E in quella squadra c’erano parecchi giocatori che adesso fanno parte della nazionale di Loew, come Khedira, Neuer, Ozil, Boateng e Hummels. Come dire: anche noi sappiano battere l’Italia. Una vera e propria ossessione, ormai.



Loew stravede per Pirlo. «Sta vivendo una nuova vita, una rinascita ma non lo marcheremo a uomo. Non soltanto nella partita contro l'Inghilterra, ma anche nelle altre precedenti, Pirlo è stato bravissimo. Si pensava che potesse essere un pò troppo vecchio per poter ancora dare molto all’Italia, ma è un eccellente calciatore, un geniale stratega, uno che tocca molti palloni e che li sa distribuire pericolosamente. Bisognerà provare ad impedirgli di giocare, dovremo provare a disturbarlo. Fare una marcatura ad uomo su di lui sarebbe un'idiozia, perché in partita arretra molto. Ma conosciamo bene il suo tipo di gioco e proveremo ad interferire il più possibile».



Totoformazione. «È possibile che ci sia qualche variante rispetto alla partita contro la Grecia», le parole di Loew. Novità in vista, dunque? Forse soltanto pretattica, la sua. Schweinsteiger, che non sta benissimo, ci sarà. Rispetto alla partita contro i greci, in campo dal primo minuto - probabilmente - ci saranno di nuovo Lukas Podolski, Thomas Muller e Mario Gomez. Il modulo sarà come sempre il 4-2-3-1: un sistema di gioco che ha consentito alla Germania di vincere quattro partite su quattro al di là del nome dei suoi interpreti. La nazionale di Loew ha segnato finora nove reti, sette su azione manovrata, una su calcio piazzato e l’ultima in contropiede. Il suo uomo più in forma è Ozil, tre assist e addirittura il 91% nei passaggi riusciti. Il madridista giocherà alle spalle dell’unica punta centrale e, per la prima volta in questo Europeo, l’Italia si troverà a dover affrontare una simile situazione tattica: Loew lo sa alla perfezione e sta lavorando per mettere il più possibile in difficoltà il collega Prandelli. Che, a sua volta, sta bene attento a nascondere le proprie carte anche alle spie tedesche piombate a Cracovia.
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