«In allerta per l'afa killer»

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Lunedì 25 Luglio 2016, 05:00
I SOCCORSIASCOLI Il sole, il caldo, il mare, la montagna, lo sport, il divertimento. Se per la gran parte di noi l'arrivo dell'estate coincide con il periodo dell'anno in cui è possibile ricaricarsi e dedicarsi alle proprie passioni, c'è chi invece con la bella stagione vede accrescere la propria mole di lavoro ed è impegnato ancor di più a garantire servizi essenziali. E' questo il caso del personale di Piceno Soccorso, la centrale operativa del 118 diretta dal dottor Flavio Paride Postacchini che ogni anno risponde a oltre sessantacinquemila richieste di intervento. Il caldo e l'afa E nel periodo in cui Caronte fa salire la colonnina di mercurio raggiungendo temperature, la canicola estiva rende afosa e soffocante l'aria, inevitabilmente aumentano anche i malori.
Categorie a rischio
«Le categorie più a rischio cono soprattutto i bambini e gli anziani - spiega il dottor Postacchini - che a causa del gran caldo, avendo scarsa percezione della sete, rischiano la disidratazione». E più che i medici, i primi in grado di accorgersi della comparsa delle prime complicazioni dovute al caldo, sono i familiari. «Il contesto familiare, in questi casi, fa la differenza - evidenzia il direttore della centrale operativa del 118 -. Chi è in contatto tutti i giorni con i propri congiunti può svolgere il ruolo di sentinella. Ad esempio, accorgendosi che l'anziano fa discorsi sconclusionati che rappresenta il primo sintomo di una perdita di acqua e sali che in persone affette da patologie importanti è spesso aumentata dalla eventuale assunzione di diuretici». Bastano pochi accorgimenti per mettersi a riparo da possibili rischi. «E' indispensabile bere molta acqua ma anche introdurre sali e zucchero - consiglia il dottor Postacchini - per questo un buon rimedio potrebbe essere rappresentato da bevande come il tè o da alimenti come il parmigiano».
I traumi
Ma il caldo non è il motivo più rilevante d'intervento del personale del 118. «D'estate siamo portati ad enfatizzare l'innalzamento della temperatura e i pericoli ad esso connessi - spiega Postacchini - ma in realtà l'aumento della casistica è determinato dai traumi connessi anche all'incremento della popolazione presente sul territorio. Basti pensare che, nel periodo, ci sono tra le quarantamila e le settantamila persone che soggiornano sul nostro territorio». Questoaccresce anche il rischio di possibili incidenti dovuti sia alla circolazione lungo le strade del Piceno che all'attività ludico ricreativa che le persone compiono nel periodo estivo. «Le statistiche ci dicono che i traumi rappresentano la terza causa di morte nelle persone adulte subito dopo i problemi cardiovascolari e le neoplasie - ricorda il direttore di Piceno Soccorso -. Nei bambini, invece, i traumi rappresentano la prima causa di morte». Ma anche in questo caso è sufficiente adottare dei semplici accorgimenti per evitare che quello che dovrebbe essere un periodo di spensieratezza e divertimento come le ferie estive si trasformi in un incubo o possa avere conseguenze drammatiche.
I consigli
Durante le vacanze, troppo spesso si intraprendono attività che solitamente non si praticano durante l'anno. C'è chi si avventura in lunghe nuotate; chi, invece, non rinuncia alla partita di calcetto con gli amici; chi decide di andare a fare un giro in sella alla sua bicicletta in compagnia oppure chi ama passeggiare all'aria aperta e si incammina lungo impervi sentieri di montagna. Per non dimenticare neppure coloro che si tuffa in mare per nuotare e per trovare ristoro dal clima rovente. «Le maggiori raccomandazioni sono soprattutto per coloro che fanno attività fisiche che solitamente non fanno - sottolinea Postacchini -. Nel periodo estivo, oltre ad un numero maggiore di incidenti, assistiamo a un aumento degli infarti.