Il comparto

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Lunedì 25 Luglio 2016, 05:00
Il denim e quelle manualità
da recuperare al più presto
La recente operazione della Gurdia di Finanza a Sant'Ippolito, oltre a scoperchiare l'attività illecita di un'azienda tessile e d'abbigliamento diretta e composta da cinesi, ha ricordato per voce della Cgil Industrie la grave crisi che ha colpito il settore del denim nella provincia di Pesaro e Urbino. «Dobbiamo recuperare la manualità delle nostre cucitrici - ha indicato il segretario confederale Claudio Morganti -. Abbiamo un'intera filiera pesarese da riconvertire, quella che produceva jeans ad altissimo livello: tante persone che si sono trovate senza lavoro, una manodopera femminile preziosa e ancora utile. Serve un'idea imprenditoriale che sappia sfruttarla e riconvertirla con produzioni legali e alte, qui in Italia. L'illegalità si può combattere solo con la qualità della manodopera italiana. Sono rimasti solo alcuni marchi commerciali importanti nel nostro territorio ma di produzione locale non c'è traccia: o hanno delocalizzato o si affidano a esterni. Serve una via alta della competizione, avere un'idea e lavorare sulla qualità del made in Italy con filiera certificata e senza escamotage come quella che abbiamo visto fermata dalle fiamme gialle».