Bucciarelli: «Questo dato non può essere attribuito agli imprenditori che hanno a cuore i loro collaboratori»

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Domenica 30 Aprile 2017, 05:00
L'ALLARME
ASCOLI La provincia di Ascoli maglia nera delle retribuzioni mensili. Non lascia scampo al Piceno la classifica stilata dall'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro che ha preso in esami gli stipendi degli occupati di età compresa tra i 16 e i 64 anni nel 2016. E se la provincia di Bolzano conquista il primo posto con 1476 euro di retribuzione netta media mensile, la provincia di Ascoli è clamorosamente fanalino di coda con 925 euro, ovvero 390 euro in rispetto alla media nazionale! Tra preoccupazione e scetticismo, la classifica ha creato ripercussioni e reazioni in ambito imprenditoriale, sindacale e politico.
La realtà
«Purtroppo, credo che quanto emerso da questa graduatoria non sia molto distante dalla realtà - sostiene Giuseppe Pacetti della Uil - soprattutto da quando le grandi fabbriche che garantivano buoni contratti e stipendi se ne sono andate». Per Pacetti, infatti, tra i fattori che hanno influenzato maggiormente la classifica c'è anche quello che sono stati persi molti contratti in settori come quello dei chimici, dei metalmeccanici e degli alimentaristi che sono tra i più remunerati. «In questo momento, il nostro tessuto produttivo è formato in larga parte da piccole aziende, alcune delle quali con contratti nazionali che prevedono stipendi molto bassi, come ad esempio accade nel settore tessile - spiega il sindacalista della Uil -. A questo, poi, aggiungiamoci anche che ci sono molti contratti part time e e l'applicazione di tipologie di contratto particolari che certamente non contribuiscono ad innalzare la media degli stipendi». E la situazione rischia di peggiorare se non si riuscirà ad invertire la tendenza degli ultimi anni riuscendo a dare impulso all'economia facendo ripartire gli investimenti sul territorio.
Lo scetticismo
Chi invece non nasconde un certo scetticismo sulla classifica dei consulenti del lavoro è il sindaco Guido Castelli forte, anche di altre graduatorie che collocano la città delle cento torri in posizioni decisamente favorevoli. «Ho trovato piuttosto singolare la ricostruzione del centro studi dei consulenti del lavoro - dice - Chiederò lumi agli analisti del centro studi ma anche ai sindacati e alla Confindustria del mio territorio atteso che, essendo gli stipendi del settore pubblico fissati per legge, l'oggetto della ricerca sono le retribuzioni medie del settore privato. Da quanto mi consta il problema del Piceno non sta tanto nel livello degli stipendi quanto nel fatto che gli stipendi sono proprio pochi. Il tema che ci assilla, in sostanza, è quello della disoccupazione dopo che la grande crisi apertasi nel 2008 ha falcidiato la fiorentissima zona industriale della vallata del Tronto. Mi sia consentito infine fare una precisazione sui dati statistici. Circolano altre classifiche che collocano gli stipendi di Ascoli al centro delle media nazionale (26mila euro l'anno), lo stesso centro studi dei consulenti del lavoro, per l'anno 2015, fissava la retribuzione media in 1004 euro. Nel 2016 la cifra sarebbe precipitata a 925. Insomma : la luna consiglia prudenza e raccomanda a tutti noi di ricordare ciò che Trilussa diceva della statistica».