La Carbon lascia l'Italia
​Addio ai risarcimenti

La Carbon lascia l'Italia ​Addio ai risarcimenti
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Domenica 13 Luglio 2014, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 16:05
ASCOLI - Mentre ad Ascoli prosegue il dibattito su chi debba accollarsi i costi della bonifica dell’area Carbon (circa quaranta milioni di euro) esiste il rischio concreto che alla fine, come spesso avviene in Italia, sia Pantalone a dovere mettere mano al portafoglio se anche la Restart, proprietaria dell’area, dovesse issare la bandiera bianca. La Sgl Carbon, infatti, ha comunicato ufficialmente la chiusura dell’ultimo stabilimento presente in Italia a Narni che è stato messo in liquidazione. Sgl Carbon ha annunciato alle organizzazioni sindacali la necessità di procedere con la chiusura del proprio impianto di produzione di elettrodi di grafite sito a Narni (Umbria), e degli uffici amministrativi di Lainate ad esso collegati. Il provvedimento è inquadrato all’interno del programma di contenimento dei costi. Mauro Montani (già amministratore delegato di Sgl Carbon Spa) e l’avvocato Marco Petrucci avranno l’incarico di gestire le procedure di liquidazione e, contestualmente, di avviare un confronto, così come previsto dalla legge, con le rappresentanze sindacali relativamente alle 120 posizioni della divisione elettrodi di grafite, che saranno interessate dal provvedimento. A questo punto l’ipotesi di una richiesta di risarcimento per la bonifica dell’area ascolana è una strada da percorrere tutta in salita.
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