L'ex Gf Tonon presenta sua Cattolica
a Luca Onestini: «Siamo una famiglia»

L'ex Gf Tonon presenta sua Cattolica a Luca Onestini: «Siamo una famiglia»
di Gianluca Murgia
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Giovedì 4 Gennaio 2018, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 16:10
CATTOLICA - «Il romagnolo è duro come la sua collina e profondo come il suo mare. Io chiudo gli occhi e vedo la piazza del Comune e viale Bovio, belle anche d’inverno quando sono svoide...». Raffaello Tonon è tornato a casa. L’onda, lunghissima, del Grande Fratello Vip, lo ha rilanciato nel panorama televisivo nazionale ma la Regina resta, per lui, un porto unico e insostituibile.
 


Cattolica nel cuore. Lo capisci dai suoi sprazzi di slang romagnolo, quasi un atto d’amore per lui milanese e fine cultore dei modi d’antan (non a caso, in passato, per molti era Il Conte). E lo capisci dall’affetto, contraccambiato, che gli amici cattolichini martedì sera gli hanno riservato al Gambero Rozzo, per una cena, riservatissima, in famiglia, a cui ha preso parte con Luca Onestini, partner in crime. Tonon è stato poi accolto anche dal sindaco Gennari e dall’assessore Olivieri, e ha perfino pattinato sulla pista di ghiaccio in piazza Primo Maggio. Insomma, come quando si torna a casa dopo un lungo viaggio: c’è voglia di fare tutto. «E io ringrazio davvero tutti - ha raccontato al tavolo della pasticceria Canasta -. Ringrazio i Pritelli, Antonio e Paola che mi chiamava quando lavoravo in albergo, Ferdinando, Giorgio Filippucci, Paolo e Roberta Perugini, il clan dell’aperitivo a mezzogiorno... Tutti».
 
È trascorso un mese da quando Tonon è uscito dalla casa di Cinecittà, uno dei pochi programmi della Tv generalista in grado oggi di dare ancora picchi di notorietà e ri-notorietà. «È stato un mese intenso - conferma -. Grazie a un altro reality, la Fattoria, nel 2005, ero stato consacrato dalla Tv. Ma il Gf è stato diverso: subito dopo gli impegni lavorativi sono aumentati all’ennesima potenza, le telefonate di lavoro si sono quintuplicate e la risposta che ho ricevuto nella vita di tutti i giorni, dal contatto con la gente, è stata fortissima e carica di affetto. La carriera in Tv è come una pianta che va seguita, potata, innaffiata. Da anni non avevo un riscontro tale anche se la gente non mi ha mai trattato male, fin dalla prima volta». Come, l’altra sera, a cena e in giro per Cattolica. «Serata meravigliosa, tra la mia gente. In questi anni con loro ho avuto un rapporto formativo. Ho fatto miei i principi romagnoli, gli stessi mi hanno aiutato nel Gf: piedi per terra e spirito d’iniziativa». Aggiungi un posto a tavola, c’era Luca Onestini in più. «Con lui c’è un’amicizia vera. Non era mai stato a Cattolica, così ho preso in affitto un appartamento per questi giorni e l’ho ospitato. Ho potuto fargli vedere la mia Cattolica. Dal Victoria Palace al pranzo dalla Gina... Il periodo del Gf è stato calzante, sono nate coscienze di noi stesse e della nostra amicizia». Il 2018 si preannuncia carico di appunamenti. «Il 12 sarò nuovamente a Cattolica per la tradizionale uccisione del maiale che fanno dei miei amici ma gennaio sarà intenso. L’ambizione è quella di condurre un programma mio».
 
«Un sogno mai riposto. Ma non è un piano B: è un piano A parallelo. Ho già gestito un albergo a Miramare, un’impresa ardua e bellissima. Conservo ancora le parannanze che mi hanno regalato i clienti. Mi è piaciuto far parte del tessuto sociale ed economico romagnolo. L’unica cosa errata è non averla provata a Cattolica».
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