Sant'Elpidio a Mare, venti posti
di terapie intermedie per l'ospedale

Sant'Elpidio a Mare, venti posti di terapie intermedie per l'ospedale
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Domenica 28 Maggio 2017, 06:32
SANT'ELPIDIO A MARE - Un taglio del nastro ai piani alti, un altro di sotto. Doppia inaugurazione, ieri, per i 20 posti letto di terapie intermedie all’ospedale di Sant’Elpidio a Mare e per il potenziato reparto di radiologia. Sorrisi, strette di mano, foto ricordo, una visita nei locali rinnovati, che hanno già iniziato ad ospitare degenti. Nutrita la presenza istituzionale, dal presidente della regione Luca Ceriscioli all’on. Paolo Petrini, dall’assessore regionale Fabrizio Cesetti al consigliere Francesco Giacinti. E ancora il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, il direttore di area vasta Licio Livini, il direttore del distretto sanitario Vincenzo Rea, don Vinicio Albanesi, naturalmente la giunta elpidiense e il personale medico e infermieristico del nosocomio. 
 
«Oggi sono emozionato – sottolinea il primo cittadinoTerrenzi - Sono nato in questo ospedale, ci sono cresciuto perchè qui lavorava mio padre, conosco bene la struttura e l’indotto economico che ha portato. Vederlo chiuso è stato un dolore, ora riaverlo attivo, con servizi di eccellenza, è una grande gioia. Grazie alla Regione e al direttore Livini, per aver mantenuto gli impegni presi. Non ho mai dovuto alzare la voce perchè si sono sempre trovate soluzioni condivise. Grazie al sindaco Calcinaro, la sua presenza è importante, perchè qui non parliamo solo di Sant’Elpidio a Mare, ma di un ospedale di comunità e di una sanità più qualificata per tutto il Fermano. Qualcuno ha ironizzato in campagna elettorale sulla nostra città polo dell’anziano, ma erogare servizi alla terza età significa aiutare le famiglie, quindi risolvere problemi per tutta la comunità».
 
Esulta anche il governatore Ceriscioli: «Reinterpretare un sistema per dare servizi di maggiore qualità e ottimizzare la sanità è una grande sfida. Spesso è difficile spiegare ai cittadini che se nell’ospedale del loro paese chiude il reparto per acuti è per garantire un’assistenza migliore e un’organizzazione virtuosa. Farlo qui a Sant’Elpidio a Mare oggi è facile, perchè tutti possono vedere il frutto di un cambiamento di qualità, in un’ottica di rete. Grazie a Livini, tutta l’Area vasta può essere orgogliosa di avere un direttore che rappresenta uno straordinario punto di riferimento. Non vedo l’ora di realizzare altri passi avanti, completare l’ospedale di Fermo e quello di Amandola per completare un sistema efficiente. Grazie anche all’on. Petrini, un suo emendamento in Parlamento ha sbloccato investimenti per il settore sanitario».
Soddisfatto il primario di radiologia, dr. Gianluca Valeri. «Sono orgoglioso di inaugurare un’area all’avanguardia, che permetterà di risparmiare la dose radiogena dei pazienti per esami di torace, addome e segmenti scheletrici, sia per pazienti barellati che per utenti esterni. L’offerta diagnostica si completa con l’allestimento della Moc e di un nuovo ecografo. Sant’Elpidio a Mare ha numeri importanti, circa 2000 Moc, altrettante ecografie, 7-8.000 radiografie convenzionali, una diagnostica per immagini digitalizzata con macchinari di ultimissima generazione ed una rete wi fi collegata ai computer. Ulteriore motivo di soddisfazione è che queste apparecchiature sono interamente italiane, con alcune componenti marchigiane. Presto a Fermo sarà effettuato un cambio di computer, che consentirà anche di effettuare mammografie con tomosintesi per individuare meglio le patologie mammarie. L’obiettivo è acquisire una nuova risonanza magnetica entro l’anno».
 La benedizione non poteva che essere affidata a don Aldo Pierantoni, cappellano dell’ospedale elpidiense da più di mezzo secolo. Subito dopo la visita nei reparti, per toccare con mano i servizi appena introdotti. Il reparto di cure intermedie ha una capienza di 20 posti, si colloca a metà tra la degenza ospedaliera e l’assistenza domiciliare. La radiologia, con le innovazioni tecnologiche e le ulteriori apparecchiature introdotte, diventa il secondo centro più importante di diagnostica per immagni dell’area vasta, dopo la sede centrale di Fermo.
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