Sant'Elpidio a Mare, l'assessore Cesetti
«Ricostruzione, pene dure per chi ruba»

Sant'Elpidio a Mare, l'assessore Cesetti «Ricostruzione, pene dure per chi ruba»
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Martedì 30 Agosto 2016, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 06:32
SANT'ELPIDIO A MARE -«Pene durissime per chi ruba con il terremoto, attenzione perché non ci lucri chi non ha avuto danni, priorità alle ditte locali». E’ stata una serata, quella di domenica alla Festa dell’Unità a Sant’Elpidio a Mare, tutta incentrata sul dramma del sisma che la scorsa settimana ha messo in ginocchio l’Italia centrale. 
Ne hanno parlato l’assessore regionale Fabrizio Cesetti, il consigliere Francesco Giacinti e il presidente della provincia di Fermo Aronne Perugini.

Tutti concordi nell’auspicare una ricostruzione veloce, efficiente e che consenta alle popolazioni sfollate di riavere la propria vita negli stessi luoghi in cui abitavano. Si dice determinato a far sentire la sua voce Fabrizio Cesetti. 
«E’ chiaro che dovrà essere emanata una legge speciale per la ricostruzione post terremoto. Che ci sia severità nella prevenzione e repressione dei reati. Per chi ruba in un appalto pubblico riguardante un dramma simile siano triplicate le pene e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Le Prefetture facciano la loro parte, con un controllo rigoroso delle ditte appaltatrici, per smascherare chi presenta dei prestanome riconducibili a soggetti non affidabili. Si privilegino le imprese locali, perché offrono più garanzie. Una ditta che appartiene a quei territori ha mille motivazioni in più per operare con efficienza, perché conosce la zona e le persone, e perché se ti comporti scorrettamente ti vengono a cercare».
Secondo Cesetti, è stato un modello virtuoso quello adottato nel 1997 dopo il terremoto che colpì Umbria e Marche. «Un esempio di eccellenza, con qualche aspetto da migliorare, perché sulle tragedie non si lucra. Con i soldi arrivati per la messa in sicurezza si sono sistemati anche edifici che col sisma avevano poco a che fare. Stavolta facciamo in modo che le risorse vadano dove servono davvero e non ai furbi. Si parla molto del presidente Anac Cantone, che stimo molto, ma sembra che ormai in Italia non si possa far niente se non ci affidiamo a lui. Ce la possiamo cavare anche da soli». Garanzie da Cesetti e Giacinti anche sull’ospedale di Amandola evacuato dopo le scosse: «I lavori partiranno subito, perché il restauro verrà effettuato con somma urgenza, è una struttura sanitaria fondamentale per il territorio». Perugini fa il punto su scuole e viabilità della provincia: «Ho convocato tutti i sindaci per un’analisi approfondita della situazione e degli interventi necessari – fa sapere il presidente - Ad oggi non registriamo situazioni di inagibilità. Mi auguro che questo dramma serva, oltre la fase di ricostruzione, per un progetto serio, ventennale, di messa in sicurezza di tutti gli edifici in area sismica. Solo così eviteremo nuove tragedie».
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