Rapinatore con il mattarello
incastrato dalle telecamere

Rapinatore con il mattarello incastrato dalle telecamere
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Sabato 8 Marzo 2014, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 17:54
FERMO - Un episodio che aveva destato scalpore nel quartieri di Santa Petronilla ma la polizia ha posto subito la parola fine sulla vicenda, un segnale forte alla piccola criminalità diffusa e sotto molti aspetti rassicurante per la città. La polizia ha individuato e denunciato l’autore della tentata rapina ai danni del titolare della macelleria di Santa Petronilla Mario Isidori. Una indagine lampo di successo quella portata a termine dal personale del settore anticrimine del commissariato di Fermo guidato dal dirigente Roberto Palcani.



A finire nei guai è R.T., fermano di 45 anni. Sarebbe lui l’autore della tentata rapina nei confronti di Isidori. Ad incastrarlo sono stati alcuni filmati delle videocamere di sorveglianza di un bar poco distante dal luogo dell’aggressione. “Strumenti – dicono in commissariato – che ancora una volta si dimostrano un aiuto insostituibile al lavoro degli investigatori”.



Secondo un protocollo già applicato da tempo la polizia già dalle prime indicazioni della vittima aveva iniziato a battere le piste più vicine e più “comuni” all’episodio. Isidori aveva descritto il modo di muoversi e di parlare del suo aggressore. Le indagini quindi si erano rivolte verso i “soliti noti” alla ricerca di un personaggio che potesse somigliare per le caratteristiche fisiche (persona robusta di media altezza) e soprattutto per il modo di muoversi al responsabile della tentata rapina.



Purtroppo però il rapinatore aveva usato un passamontagna per coprirsi il volto ed è stato solo dopo l’acquisizione delle immagini dal vicino pubblico esercizio ed i seguenti accertamenti antropometrici eseguiti dal personale della polizia scientifica, che si è arrivati ad identificare con certezza il responsabile. Il presunto colpevole è stato quindi convocato in commissariato e una volta lì, davanti all’evidenza dei fatti, ha ritenuto, alla presenza del suo avvocato, di rendere piena confessione, contribuendo fattivamente alla ricostruzione del fatto ed al ritrovamento dell’ ”arma”, un mattarello per pasta.



L’uomo, che annovera vecchi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, ha giustificato il gesto con un periodo di difficoltà economica che sta attraversando.



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