Porto Sant'Elpidio, giro di vite
sulle strade a luci rosse

PORTO SANT'ELPIDIO - Un servizio straordinario di controllo del territorio in tutta l’area del comune di Porto Sant’Elpidio e Fermo, con particolare riguardo a Lido Tre Archi, è stato attuato dalla Polizia di Stato con la collaborazione di numerosi agenti dell’anticrimine e del reparto volanti del commissariato di Fermo guidato dal vice questore Leo Sciamanna. A dar loro manforte i colleghi del reparto prevenzione crimini di Pescara. Prosegue così l’azione di prevenzione e contrasto delle illegalità e dei reati in tutta la provincia, finalizzata questa volta anche al contrasto del fenomeno della prostituzione su strada, soprattutto da parte di cittadine straniere. 
 
I poliziotti hanno stazionato a lungo in zona Fratte, controllando le zone del centro commerciale, le cui strade sono spesso utilizzate dalle lucciole per appartarsi con i clienti. Il via vai di auto della polizia ha costretto le prostitute ad una giornata “forzata” di riposo visto che in strada l’altra sera c’erano davvero poche ragazze rispetto alla presenza massiccia che si riscontra di solito, Potessero poliziotti e carabinieri essere presenti a Fratte e sulla Statale a Porto Sant’Elpidio e Lido tutte le sere probabilmente si potrebbe rendere la vita davvero difficile alle prostitute ma soprattutto a tutto quel mondo torbido e oscuro che manovra e controlla gran parte di essere. Purtroppo le forze dell’ordine non hanno soltanto questa priorità quindi il risultato di vedere le strade con le luci rosse spente si registra soltanto in corrispondenza della loro presenza massiccia su quelle strade solitamente adibite a strade del sesso a pagamento. 
 
Nel corso della nottata sono state comunque controllati diversi automobilisti transitati in zona. Qualche prostituta, per la verità, è stata sorpresa. Ma nulla a che vedere con gli affari che ogni notte si consumano su quelle strade. Molte lucciole si sono nascoste in attesa che i controlli terminasse, molte sono risalite in auto e si sono allontanate, convintesi del fatto che nella serata fosse impossibile “lavorare”. Ancor più nell’ombra i clienti.