L’avventura del prof Gattafoni in bici da Porto Sant'Elpidio: «Percorso stupendo fino in Olanda»

Più di 1.500 chilometri percorsi lungo la ciclovia del Reno tra pioggia, foreste e paesaggi mozzafiato

L’avventura del prof Gattafoni in bici da Porto Sant'Elpidio: «Percorso stupendo fino in Olanda»
L’avventura del prof Gattafoni in bici da Porto Sant'Elpidio: «Percorso stupendo fino in Olanda»
di Sonia Amaolo
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Martedì 1 Agosto 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 18:49

PORTO SANT’ELPIDIO  - Più di 1500 km percorsi in bicicletta, il viaggio sulla ciclovia del Reno di Marco Gattafoni, insegnante di Porto Sant’Elpidio. Partito dalla sorgente in Svizzera è arrivato alla foce in Olanda. Il professore ha pedalato da Andermatt ad Hoek van Holland, tutto con la sua due ruote. «Mi è venuta l’idea di intraprendere questo viaggio in bici quando ho visto su internet un sito che raggruppa itinerari per ciclisti lontano dal traffico – dice il prof-ciclista – mi sono incuriosito e sono partito. Ho studiato tutto nei minimi particolari, dovevo attrezzare la bici per portare con me il necessario, tenda, sacco a pelo, vestiario. Era la mia prima volta in tenda e ho dovuto imparare a montarla, mi sono fatto preparare da una mia amica sarta il borsone per farci entrare le bici, altrimenti non entri in Frecciarossa. A questo punto dovevo solo fare il biglietto del treno e partire». 


Le tappe


Prima tappa il paesino svizzero a 1.400 metri d’altezza, arrivo il 5 luglio «non c’era anima viva e faceva freddo ma il paesaggio era magnifico, nei primi 10 km mi sono buttato giù in picchiata per i tornanti, poi sono iniziati gli strappi in salita e infine le riposanti discese».

Qualche chiacchiera con i residenti e tappa a Bregenz sul lago di Costanza, prima una capatina a Vaduz. C’è stato il momento topico: «Quando ho realizzato di aver dimenticato lo zainetto con i soldi, il bancomat e i documenti. Sono tornato dove lo avevo perso e l’ho ritrovato intatto».

Passata la frontiera Svizzera-Austria, il paradiso dei ciclisti «era pieno di persone, giovani e anziani, single, coppie e famiglie, erano tutti in bicicletta, ho girato per i paesini medievali, ho visto le celebri cascate del Reno, uno spettacolo impressionante, a Basilea ho visto la gente fare il bagno dentro enormi salsicciotti, erano galleggianti trasportati dalla corrente. Sono entrato in Francia e mi sono immerso nella foresta, ho percorso 50 km senza incontrare anima viva. Solo io, il rumore delle ruote e il canto degli uccelli». Poi la pioggia, «sembrava il diluvio universale, con raffiche di vento mai viste prima, ho dovuto riparare da solo la bici, mi sono aiutato con il tutorial su YouTube».

A Strasburgo la cattedrale gotica, tra case a graticcio e canali. Entrato in Germania tappe a Karlsruhe, Speyer, Worms e Mainz, Koblenz, alla la Ruhr, «superata la quale ho puntato dritto al confine olandese e l’indomani ho visitato Utrecht, Rotterdam. Poi ho percorso l’interminabile molo che lo separa dal mare del Nord. Ho fatto questo viaggio in solitaria per conoscere me stesso - conclude Gattafoni - ho voluto mettermi alla prova e sono riuscito a superare tutte le difficoltà strada facendo. E’ stata una grande opportunità, mi ha fatto crescere, ho fatto esperienze che mi saranno utili per i prossimi tour in bici». 

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