PORTO SANT'ELPIDIO - Villini a schiera, anche belli, ma tutt'intorno solo erbacce e campagna, nemmeno i marciapiedi.
Dovevano essere pportunità abitative per tante famiglie nei nuovi lotti edificati della Faleriense, ma i residenti di via Foggia, via Gandhi, via Ragusa, via Siracusa, via Matera non dormono sonni tranquilli. Sono troppe le cose che non vanno in questa zona - dice una residente di via Gandhi - sono stati realizzati gli appartamenti ma mancano le infrastrutture.
Gli edifici residenziali nella lottizzazione APR20 ci sono, manca il resto: manca l'arredo urbano.
E Fratelli d'Italia-An parte all'attacco: "l'ottima qualità degli edifici realizzati stride con lo stato di totale abbandono in cui è lasciata la zona - spiega il consigliere FdI Antonesio Diomedi - l'amministrazione fa le cose a metà e queste sono le conseguenze. Alle opere di urbanizzazione eseguite a compensazione dalle ditte appaltanti non sono seguiti gli interventi del comune. La piazza betonella non è stata arredata, mancano piante, panchine, è così da quattro, cinque anni. E' stato fatto solo il pavimento. Tra via Gandhi e via Siracusa - prosegue Diomedi - c'è una fascia di verde pubblico che doveva essere utilizzato per alloggiare le piante della tanto decantata iniziativa: una pianta per ogni nato, ma le famiglie che vivono lì non possono passeggiare attorno casa per l'erba incolta che arriva ad altezza d'uomo. Manca un posto per sedersi in un'area in cui vivono circa duecento famiglie e anche camminare diventa un'impresa. Mancano i marciapiedi".
Diomedi chiama in causa l'assessore ai Lavori pubblici Peppino Buono il quale "si vanta di aver sostituito le vecchie lampade sul lungomare centro - dice - ma dimentica una zona popolosa tenuta in stato di totale abbandono da quattro, cinque anni. Prima delle betonelle in pochi metri di passeggiata del lungomare Sud l'assessore doveva pensare ai marciapiedi di via Gandhi. Insieme al parco giochi del lungomare centro si doveva metter mano al parco giochi tra via Matera e via Siracusa, c'è un progetto fermo da tre anni negli uffici dei Lavori pubblici" conclude Diomedi.