Fermo, abusi nel villaggio vacanze
Blitz e sequestri per 15 milioni

Il villaggio sequestrato
Il villaggio sequestrato
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Giovedì 25 Febbraio 2016, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 08:56

FERMO - Scoperto e sequestrato dal reparto operativo aeronavale  della guardia di Finanza di Ancona un villaggio vacanze  sul litorale di Fermo.
 



E' stata portata a termine dai militari una vasta operazione  di polizia economico-finanziaria ed ambientale lungo il litorale di Marina Palmense  che ha consentito di scoprire  e sequestrare un villaggio vacanze, all'interno del quale, secondo la Procura, sono stati riscontrati numerosi abusi, in  violazione alla normativa urbanistico-edilizia ed ambientale.
 


L’operazione, denominata “happy village”, avviata d’iniziativa nella  primavera del 2015 e protratta sino allo scorso mese di gennaio,  attraverso attività investigative eseguite dai militari  della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di San  Benedetto del Tronto anche mediante l’impiego di unità navali ed aeree, ha consentito di  accertare l’abusiva lottizzazione di un’area plurivincolata - sotto il  profilo ecologico e paesaggistico, lungo il litorale marittimo, in una  zona sismica, esondabile e di notevole interesse pubblico, - attraverso la realizzazione, in assenza dei prescritti titoli ed  autorizzazioni edilizie ed ambientali, di numerose opere tra cui  manufatti, piazzole ed unità abitative che hanno determinato la  trasformazione urbanistica del territorio ed il mutamento delle  caratteristiche originarie dell’area adibita a camping.



L’intera superficie su cui insiste il villaggio vacanze infatti, avrebbe perso  le caratteristiche di complesso ricettivo campeggistico, per effetto  di una serie di trasformazioni operate nel tempo, che, come  accertato dai militari della Guardia di Finanza, hanno modificato  roulotte e caravan in vere e proprie unità inamovibili trasformate in  casette indipendenti con tanto di veranda e recinzione, e stabilmente  ancorate al suolo anche tramite allacci alla rete idrica ed elettrica  nonche’ alla rete fognaria.

Le roulotte e caravan, prive di targhe e sistemi di movimento, erano  collocate su piazzole in cemento pavimentate, nella disponibilità dei  proprietari senza soluzione di continuità, durante tutto l’anno in  luogo di quello che sarebbe dovuto essere un soggiorno  occasionale.  

 Tutte le strutture, realizzate in regime di abusivismo, tra cui anche  container, casette in legno, boungalow e mobilhouse, hanno  comportato una modificazione d’uso del territorio, attraverso la  realizzazione di uno stabile insediamento residenziale, con  stravolgimento dell’assetto stabilito dal piano regolatore  generale comunale, mutando le caratteristiche dell’insediamento originariamente adibito a camping, in spregio della normativa  nazionale (legge quadro per il turismo e interventi per il  potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica) e di quella  regionale.

Il provvedimento di sequestro, delegato dal gip del Tribunale di  Fermo, accogliendo la richiesta del pubblico ministero inquirente  all’esito dell’attività investigativa eseguita dalle Fiamme gialle, è  stato eseguito dai militari della sezione operativa navale. La misura del sequestro riguarda l’intero villaggio vacanze,  estendentesi su una superficie complessiva di circa 64.000 mq, e tutte  le opere su di essa insistenti, per un valore complessivo di circa 15  milioni di euro; in particolare, sono stati apposti i sigilli a 615 unità  abitative, 600 piazzole di sosta per turismo itinerante, 52 piazzole con  strutture prefabbricate, 41 case mobili ed a tutti i manufatti a  servizio del complesso ricettivo quali: ristoranti, piscine, anfiteatro,  impianti sportivi, acqua park, parco giochi, supermarket -bazar, barpaninoteca-gelateria, edicola-tabacchi, palestra, outlet di  abbigliamento.

Il rappresentante legale della societa’ che gestisce l’impianto è stato denunciato a piede libero al tribunale di Fermo per i reati di  lottizzazione abusiva in violazione del testo unico in materia edilizia,  perpetrata, in assenza di autorizzazione, in area sottoposta a vincoli  paesaggistici, in violazione del codice dei beni culturali e del  paesaggio.
tale operazione si inserisce nel solco della costante azione svolta  dal corpo, in veste di polizia economico finanziaria, a tutela dei  cittadini e della legalita’ economica.

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