La Uil inaugura la sua nuova sede: «Posti in calo, ci salva il know how»

L’inaugurazione della sede della Uil che si trova sempre in via XX Aprile, ma ora al civico 39
L’inaugurazione della sede della Uil che si trova sempre in via XX Aprile, ma ora al civico 39
di Chiara Morini
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Venerdì 22 Aprile 2022, 04:40

FERMO  - Accessibilità e vicinanza alla gente: la nuova sede della Uil, inaugurata ieri mattina, alla presenza del segretario organizzativo nazionale, Emanuele Ronzoni e della segretaria generale Uil Marche, Claudia Mazzuchelli, incarna questi valori. Non si è spostata di molto, è distante un centinaio di metri dalla sede precedente, e si trova sempre in via XX Aprile, ora al civico 39.

«Dopo quarant’anni passati nella nostra sede storica – commenta Eugenio Zallocco segretario Uila Fermo-Ascoli – servivano locali più adeguati per andare incontro nel migliore dei modi alle esigenze delle persone.

Ne apriremo presto un’altra nella zona montana».


L’inaugurazione della nuova sede vuol dare un segnale di speranza in un clima denso di preoccupazione. Dati Uil alla mano, infatti, su 364 aziende che hanno richiesto ammortizzatori sociali, 120 sono della provincia di Fermo, e tra queste 83 appartenenti ai settori calzaturiero e tessile. Aziende energivore, già in crisi per gli aumenti energetici di fine anno, peggiorati nel nuovo, ed ora alle prese con il blocco del mercato russo, causato dalla guerra in Ucraina. «Vogliamo un sindacato sempre più vicino alla popolazione – il commento della segretaria regionale Claudia Mazzuchelli – in tutta la regione si sono perse 2700 aziende da ottobre a oggi, e nel Fermano si tratta soprattutto di artigiani terzisti. Ma il know how dei lavoratori del distretto è un segnale positivo: per i grandi marchi questo è un valore aggiunto». Una vicinanza che per Ronzoni è data anche dalla nuova sede, piano terra, facilmente accessibile. «Una nuova sede – commenta – è un luogo aperto, una casa per la cittadinanza, un luogo da vivere, da parte di tutti giovani e anziani. Ecco questo taglio del nastro oggi è una grande festa».


Al momento inaugurale hanno preso parte, polizia, carabinieri, prefettura, il direttore dell’Ambito sociale 19 Alessandro Ranieri, il presidente della Provincia di Fermo, Michele Ortenzi, l’assessore comunale ai Servizi sociali, Mirco Giampieri, e il sindaco Paolo Calcinaro. Quest’ultimo, nel ricordare lo spirito propositivo e di collaborazione della Uil, anche su Tre Archi, parla del rinnovo dei locali come di «un passo avanti per tutti, per il progresso. Ora c’è molto da lavorare, a cominciare dai prossimi giorni». Il sindacato è pronto, non ha smesso di lavorare per la cittadinanza, e il coordinatore dell’ambito territoriale di Fermo della Uil, Ulderico Postacchini, lo sottolinea. «Siamo in circa 4mila iscritti – spiega – di cui 1000 pensionati. Siamo organizzati in categorie e ognuna ha i suoi tesserati. Ma sono tutti i settori che vengono da noi».


Cittadini e persone in difficoltà in genere sono il target del lavoro della Uil a Fermo, che con i suoi 2 dipendenti e i molti volontari, cerca di aiutare come si può. «Io – prosegue Postacchini – ad esempio seguo la scuola e vedo che molti giovani arrivano da noi per avere una consulenza gratuita per comprendere i bandi nel settore. Sono sia diplomati che laureati». L’apertura della nuova sede, infine, è stata anche l’occasione di fare il punto sugli infortuni. «Sono stati 3107, di cui 4 mortali – spiega la Mazzuchelli – gli infortuni nelle Marche tra gennaio e febbraio. Dato preoccupante (+11,6% rispetto al 2021), anche perché la riduzione dei casi Covid è del 34%». Nel Fermano sono stati 290 gli infortuni, con un +5,4%

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