Fermo, le roulotte sono lottizzazione
abusiva, nuova tegola sul Verde Mare

Il camping Verde Mare
Il camping Verde Mare
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Mercoledì 28 Settembre 2016, 09:10
 FERMO  - Il Tribunale di Fermo ha confermato la linea della lottizzazione abusiva del camping Verde Mare. La decisione è arrivata dopo la sentenza della Cassazione che aveva rimandato la patata al tribunale fermano. 
La vicenda aveva avuto inizio nei primi mesi dell’anno quando, a seguito di una indagine della Finanza, il Gip dispose il sequestro preventivo del centro vacanze per il reato di lottizzazione abusiva. Secondo l’inchiesta della procura, all’interno del camping si trovano 417 roulotte che avrebbero perso il carattere di strutture provvisorie diventando di fatto unità abitative per cui ogni postazione di roulotte rappresenterebbe un abuso edilizio e tutte le strutture messe insieme costituirebbero di fatto una lottizzazione abusiva con una trasformazione permanente dell’area. Per l’accusa quindi sarebbero strutture residenziali e non turistiche. 
Dopo il sequestro preventivo i privati hanno presentato ricorso e a marzo scorso il tribunale di Fermo aveva annullato il sequestro, sostenendo che le roulotte collocate in una struttura ricettiva non hanno bisogno di permesso a costruire. La procura però ha deciso di andare avanti e aveva a sua volta ricorso contro questa decisione rimettendo tutto nelle mani della Cassazione, sostenendo la tesi che la nuova normativa non cambiava nulla. A questo punto la Cassazione ha annullato la decisione del tribunale di Fermo dando ragione sull’annullamento del sequestro, sostenendo quindi che è vero che le roulotte nelle strutture ricettive non hanno bisogno di certificato abitativo, ma nello stesso tempo ha chiesto al tribunale di Fermo di accertare se tutte insieme le roulotte hanno potuto determinare una variazione di destinazione urbanistica dell’area. Vale la pena ricordare che il Prg ha destinato quell’area a campeggio. 
«Il tribunale di Fermo - dice il legale del Verde Mare Savino Piattoni - ha ritenuto, con un provvedimento che noi riteniamo profondamente ingiusto ed errato, non a caso ricorreremo in Cassazione, che nonostante le singole roulotte non avessero bisogno di autonomi titoli abitativi le stesse abbiano nell’insieme modificato la destinazione urbanistica dell’area occupata». Per i tre soci del centro vacanze la loro è invece una situazione identica a tutte le altre strutture presenti sul territorio nazionale dove appunto roulotte e manufatti destinati a ospitare i turisti restano lì per tutto l’anno. Un colpo duro per il turismo fermano se solo si pensa che il Verde Mare registra 180 mila presenze l’anno, pagando all’erario 450 mila di tasse e dando lavoro a 47 dipendenti più l’indotto. «Tutto questo- dicon i privati- nell’assoluto silenzio delle autorità locali».
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