Pronta la rosa dei candidati del Pd
Non mancano le scintille tra i sostenitori

Pronta la rosa dei candidati del Pd Non mancano le scintille tra i sostenitori
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Lunedì 16 Marzo 2015, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 12:10
FERMO - Terminerà oggi, con l’assemblea degli iscritti di Servigliano, il giro di consultazioni del Pd per la rosa dei candidati alle Regionali. Quattro i nomi che alla fine potranno competere per i seggi di Palazzo Leonardo ad Ancona. In pole, stando all’ultimo aggiornamento arrivato ieri a Piazzale Azzolino, sede provinciale del Pd, ci sono il consigliere regionale uscente Letizia Bellabarba, il presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, l’ex sindaco di Monte Urano Francesco Giacinti e l’assessore comunale di Porto San Giorgio Catia Ciabattoni. Hanno ricevuto segnalazioni anche l’ortezzanese Carla Piermarini, il segretario provinciale Paolo Nicolai (che tuttavia ha già fatto sapere di non essere interessato alla candidatura), i fermani Pierluigi Malvatani e Sonia Marrozzini. Nel fine settimana ci sono state le assemblee a Porto San Giorgio, che ha indicato all’unanimità Ciabattoni e Di Virgilio, e a Porto Sant’Elpidio dove sono emersi Giacinti, Cesetti e Ciabattoni oltre che in altri comuni minori. “Una volta terminata la fase della consultazione degli iscritti nei circoli - spiega Nicolai - avvieremo, già da martedì, la fase provinciale con la discussione prima nella direzione e poi, a fine marzo, in assemblea per il via libera definitivo della rosa da sottoporre alla segretaria regionale”. Non dovrebbero esserci sorprese in casa Pd, alla fine il quartetto regionale dovrebbe essere appunto composto da Bellabarba, Cesetti, Giacinti e Ciabattoni. Tuttavia, sicuramente, il dibattito non sarà innaffiato da fiumi di camomilla. Anzi, non mancheranno le tensioni soprattutto perché la contestuale presenza nella rosa di due montegiorgesi, entrambi desiderosi di farsi eleggere, sta infiammando e non poco, il dibattito - e gli animi - nella zona della Valtenna. Basta guardare a quello che è accaduto venerdì sera in sede di assemblea degli iscritti quando tra i sostenitori di Bellabarba e di Cesetti sono volati gli stracci. “E’ stata un'assemblea-farsa, ipocrita e, purtroppo, anche piena di cattiveria - si sfoga su Fb Bellabarba - . In molti mi hanno detto che ho sbagliato, che ormai eravamo talmente divisi che tanto valeva andare fino in fondo e "darsele" di santa ragione una volta per tutte perché sennò le cose non sarebbero mai cambiate. Forse è così, non lo so, ma le facce schifate di tanti iscritti che erano lì ad assistere a quello spettacolo indegno, mi hanno indotto a dire basta e contribuire a trovare una soluzione che ponesse fine a quella indecenza”.

Una presa di posizione a cui ha replicato Carlo Nunzio Sforza: “Evidentemente eravamo presenti a due assemblee diverse: io ho assistito al goffo tentativo di una parte, anche con la complicità di chi dovrebbe essere super partes, di imporre un nome femminile all'unanimità degli iscritti per poi discutere e buttarla in "caciara" sul nome maschile. Il tentativo non è andato a buon fine perché la maggioranza degli iscritti stava da un'altra parte, e per questo alla fine hai condiviso la soluzione unitaria, conscia del fatto che saresti andata sotto nei numeri”. E siamo solo all’inizio...
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