Ospedale Murri, più servizi e posti letto per Gastroenterologia. L'assessore regionale Saltamartini: «Reparto di eccellenza»

Spazi rinnovati al Murri. Saltamartini: «Potremmo farlo diventare un hub»
Spazi rinnovati al Murri. Saltamartini: «Potremmo farlo diventare un hub»
di Chiara Morini
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Domenica 28 Gennaio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:17

FERMO Un nuovo trasferimento di reparti: la gastroenterologia da ieri è più vicina all’area tecnica. Non più adiacente a nefrologia, ma ora indipendente con due posti letto in più. Il reparto, un altro che ormai è un’eccellenza per il Murri, cresce. «Il reparto è rinnovato – ha detto il direttore generale Ast Roberto Grinta – ora avremo 14 posti letto, ed è l’ultimo trasferimento. L’aumento dei posti è voluto in vista del nuovo ospedale, perché 14 sono quelli previsti anche nella futura nuova struttura». Struttura per la quale ancora bisogna attendere per vederla inaugurata.

Il trasferimento

«Quello di oggi (ieri per chi legge) – ha commentato la dottoressa Elisa Draghi, direttrice di presidio – è l’ultimo trasferimento.

Il prossimo sarà nel nuovo ospedale. Oggi posti letto diventano indipendenti. E di fatto anche gli altri reparti avranno maggiori disponibilità». Con il nuovo reparto migliora anche l’accoglienza dei pazienti. «Torneremo a dare – ha detto il primario Giampiero Macarri – il tè con un biscotto ai pazienti che devono fare esami endoscopici, ci sarà la musica in filodiffusione, e ci sarà una sala con divanetti. Ora avremo due stanze da un letto con un bagno, e le altre, pure con un bagno ciascuna, con due posti letto, tutte climatizzate». E, fatto non trascurabile, ha aggiunto Macarri, «ora possiamo avere anche il letto per la degenza rapida. Mi riferisco a quelle endoscopie particolarmente importanti che, dopo fatte, finora il paziente andava a casa, con dietro i nostri cellulari. Ora potranno rimanere fino a 24 o 48 ore venendo costantemente monitorati». Il reparto è di eccellenza, cresce nell’accoglienza e dal 22 febbraio, ha aggiunto il primario, «offrirà anche l’endoscopia bariatrica, che è destinata ai pazienti obesi. Non entrerà in conflitto con la chirurgia, perché quella branca interviene sui 140 chili, noi tra i 90 e i 110, soggetti che magari non riescono a fare la dieta, o che hanno complicanze».

Reparto di eccellenza, ormai la gastroenterologia fermana è punto di riferimento non solo del Fermano, ma anche da fuori. E, fatto non trascurabile, arriva a ottenere anche certificazioni. Pure importanti, l’ultima in ordine di tempo, curata dalla vice di Macarri, la dottoressa Simona Piergallini. Prima di quella, c’era stata l’altra dell’endoscopia, da poco rinnovata. «L’abbiamo ottenuta – ha ricordato Macarri - nel 2015 facendo arrivare una commissione che poi torna periodicamente per il rinnovo, l’ultimo quadriennale. Siamo una delle tre strutture in Italia a essere certificati». Struttura, attrezzatura, bravura dei medici ma anche rapporto di fiducia con i pazienti, che si costruisce anche con l’importante funzione svolta dagli infermieri.

Gli infermieri

«L’intervento del personale infermieristico – ha commentato il direttore Renato Rocchi – è importante e fa emergere la qualità dell’infermiere, di sapersi prendere cura del paziente». Chi conosce bene Macarri è il neo sottosegretario voluto da Acquaroli Aldo Salvi che ha detto «ha importanti doti di professionalità e umanità. Questo reparto è importante, potremmo farlo diventare un hub». Reparto importante e di sicuro «aiuto anche per noi medici di medicina generale» ha detto il referente Fmmg Paolo Misericordia. Importante, efficiente e di qualità, tanto che l’assessore regionale Filippo Saltamartini ha detto che «il nuovo ospedale avrà la tecnologia per essere uno dei più moderni in Europa. Al reparto daremo quello che serve, è conosciuto anche fuori. Dobbiamo smettere di nasconderci, la regione farà del tutto per dare le risorse necessarie». Aspettando, ha detto il sindaco Paolo Calcinaro, che «si faccia presto anche per il nuovo ospedale. Questo reparto è un’eccellenza».

E il presidente della provincia Michele Ortenzi ha evidenziato «l’importanza di prendersi cura anche della persona malata, non solo della malattia». Al taglio del nastro del nuovo reparto c’erano anche la presidente dell’Ordine dei Medici, Anna Maria Calcagni, che ha sottolineato il disagio dei medici e l’importanza del rapporto con i pazienti, il consigliere regionale Andrea Putzu, il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani. Quest’ultimo ha anche ricevuto una targa dall’assessore Saltamartini, che ne ha riconosciuti i meriti nel corso degli anni della sua carriera.

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