Ferita con la pistola, giovane fuori pericolo
Un famigliare: "Che gioia, è un miracolo"

Ferita con la pistola, giovane fuori pericolo Un famigliare: "Che gioia, è un miracolo"
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Martedì 10 Giugno 2014, 22:28 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 21:22
FERMO - ​“Un miracolo”. E’ un famigliare di S.M., la ragazza ferita al petto da un colpo di pistola, a raccontare cos’ avvenuto quella maledetta sera. A voler ricostruire quell’episodio che poteva trasformarsi in tragedia e che oggi, a distanza di poche ore, si può già dire superato. Ieri la giovane donna, 30 anni ancora da compiere, è stata trasferita dal reparto di Terapia intensiva a Chirurgia di Torrette. Ha un polmone perforato, ma il peggio è alle spalle. “E’ stato - racconta il famigliare - un raptus, anche se frutto di quanto avvenuto in questi ultimi mesi, quando sembrava che le cadesse il mondo addosso”.



La ragazza, residente a Salvano, ha avuto problemi di salute e un dissidio con il fidanzato, sommati ad alcune difficoltà sul lavoro, che condivide con la famiglia. Episodi da accantonare in fretta, che l’hanno invece debilitata e frastornata. Nella tarda serata di domenica, al termine di una giornata difficile e stressante, si è recata nella sua abitazione per prendere la pistola del fratello, custodita in un tesoretto che si trova nella cassaforte.



Ha trovato le chiavi della cassaforte, scovato quelle del cassetto nascosto e, presa la pistola, ha iniziato ad armeggiare per sparare. Fino a quando ci è riuscita. A salvare la ragazza, trovata in una pozza di sangue ad almeno mezz’ora dall’episodio, la determinazione della mamma e della zia Gabriella, che, non vedendola più, hanno iniziato a telefonarle e cercarla dappertutto. Sapevano quanto fossero difficili i suoi giorni, forse una specie di sesto senso, visto che mai e poi mai la ragazza sembrava capace di un gesto del genere.



La ricerca è diventata sempre più affannosa, fino a quando l’hanno trovata sul pavimento, nel sangue. La pallottola è passata lontana dal cuore: le ha perforato un polmone ed è uscita dalla schiena. Quando i suoi famigliari l’hanno trovata, era ancora cosciente anche se non riusciva a parlare. Hanno saputo affrontare l’emergenza: la zia, grazie ai consigli di un altro parente e l’aiuto della mamma, l’ha sistemata a terra, facilitando la circolazione del sangue, e chiamato i soccorsi. E’ solo in quel momento, quando l’hanno sedata, che la ragazza ha perso conoscenza. Il resto è noto: il passaggio al Murri, poi Torrette.





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