Ponte sull'Ete, scintille sul nome: «Perché decide Fermo?». Guarda il video

L’ex sindaco di Porto San Giorgio Loira punzecchia il successore Vesprini Scelta in stand by, in passato si pensava all’imprenditore del turismo Chiesa

Ponte sull'Ete, scintille sul nome: «Perché decide Fermo?»
Ponte sull'Ete, scintille sul nome: «Perché decide Fermo?»
di Serena Murri
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 12:29

FERMO Ponte ciclopedonale sull'Ete, presto il taglio del nastro. Si parla della settimana prima di Pasqua. Ma è maretta sull'intitolazione. Si ipotizzava di intitolare l'infrastruttura a cavallo di Porto San Giorgio e Marina Palmense a Felice Chiesa, imprenditore del turismo che ha favorito la costruzione dell'infrastruttura, ma il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro frena sulla necessità di dare un nome al ponte e anche a Porto San Giorgio, almeno finora, non ci sono state prese di posizione nette al riguardo. Ma è giusto dare un nome o no al ponte?

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Il confronto

«In un recente consiglio comunale - ricorda ora l'ex sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira - ho chiesto al nostro sindaco di non lasciare tutta la comunicazione riguardo al ponte sull'Ete al sindaco di Fermo perché quel ponte l'hanno fortemente voluto entrambi i Comuni, insieme lo hanno progettato e cofinanziato.

Segnerà un passaggio epocale nella storia delle due città e avrà un impatto evidente e significativo sulle dinamiche turistiche del territorio. All'invito ad andarne orgoglioso, non meno del collega di Fermo, rispondeva che preferiva non parlarne provando quasi vergogna per come sono andate le vicende legate all'appalto, tra l'altro gestito da Fermo, come se fosse responsabilità dei Comuni».

Ci sono invece stati problemi con la ditta acuiti dai rincari delle materie prime. «Oggi, di fronte alla oggettiva bellezza del ponte e alla consapevolezza del clamore che seguirà alla sua apertura - dice ancora Loira - ci butta il cappello, con la solita foto da copertina patinata, mostrando comprensibile trepidazione per l'ultimazione dei lavori ormai prossima. Ma appena il tempo di pubblicare la foto suggestiva, di spalle sopra il ponte alla Marlon Brando in Fronte del porto, ecco che il sindaco di Fermo si riprende la scena: il ponte non avrà nome. A parte il fatto che si perderebbe l'occasione per dare il giusto tributo a chi con il proprio vissuto ha fatto da ponte tra le due comunità ovvero per riparare a qualche torto con la storia del nostro territorio, perché ha deciso il sindaco di Fermo? Se così non fosse, se la decisione fosse condivisa, perché il nostro non parla? Il problema è che per alcuni la sangiorgesità è solo un paravento utilizzato per coprire un’avvilente subalternità. Mezzo ponte sta a Porto San Giorgio».

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