Piccoli negozi, sindaci in campo nel Fermano: appelli social e bandi, ecco come spingere lo shopping di Natale

Piccoli negozi, sindaci in campo nel Fermano: appelli social e bandi, ecco come spingere lo shopping di Natale
Piccoli negozi, sindaci in campo nel Fermano: appelli social e bandi, ecco come spingere lo shopping di Natale
di Pierpaolo Pierleoni
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 03:40

FERMO - Comprare locale. Un invito che tutti gli amministratori rivolgono in questo periodo alla cittadinanza, cercando di sostenere le attività del territorio. Appelli social, manifesti, buoni acquisto, oltre alle luminarie e agli eventi, che pure contribuiscono al passeggio ed alla vitalità dei centri abitati. I piccoli negozi sono in difficoltà e le amministrazioni cercano di garantire un sostegno adeguato. Con gli ultimi rincari, per alcuni commercianti la situazione sta diventando insostenibile. 


Il capoluogo


Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro non è nuovo agli appelli via social alla cittadinanza. «Spesso, e l’ho fatto anche di recente, ho invitato i fermani a scegliere il negozio di prossimità, dando una mano alle attività locali, specialmente in un periodo decisivo per il commercio come quello natalizio – commenta il primo cittadino –. La sensazione in queste settimane è che ci sia un buon movimento, anche se molto dipende dal meteo. Un weekend di maltempo come lo scorso certo non aiuta». Calcinaro sottolinea il buon risultato dei bandi recentemente attivati, di cui in città hanno beneficato una cinquantina di attività, per contributi complessivi intorno al milione e mezzo di euro.


Il bilancio


«C’è stata un’ottima risposta tra nuove aperture ed ampliamenti. Visitando una delle realtà che hanno beneficiato di questi fondi ho conosciuto il caso di un giovane ascolano, che ha studiato Ingegneria gestionale qui a Fermo e poi in un’attività della nostra città ha trovato lavoro, proprio grazie a queste forme di incentivo. Una sorta di filiera dalla formazione all’occupazione». Interessante anche la strada scelta questo Natale dal Comune di Montegranaro. Scadeva infatti domenica scorsa il bando rivolto alle famiglie per ricevere buoni acquisto da 100 o 200 euro, da spendere nelle attività della città. «Abbiamo investito 35mila euro di risorse comunali – nota il sindaco Endrio Ubaldi –. È in corso la verifica dei requisiti, la risposta è stata molto buona, circa 250 domande.

I nuclei familiari fino a 2 persone possono ricevere un contributo di 100 euro, quelli da 3 o più componenti ne ricevono 200. Il bonus viene caricato sulla tessera sanitaria e c’è un vincolo di spesa nelle attività di Montegranaro, che hanno semplicemente un obbligo di accreditarsi in Comune».


I particolari


Ubaldi rimarca come si tratta di «un incentivo concreto sia per le famiglie in difficoltà economiche che per i nostri esercenti. Non era facile trovare economie per questi interventi, basti pensare che chiudiamo il 2022 con oltre 300mila euro di spesa in più soltanto per le utenze, a fronte di ristori statali che si fermano a 170mila».


La strategia


A Sant’Elpidio a Mare l’amministrazione comunale ha affisso manifesti invitando ad acquistare nei negozi elpidiensi. Un aiuto in più per spingere i cittadini a frequentare le botteghe sotto casa, da anni in difficoltà per il commercio online ma ora ancor più in affanno per i rincari. Più volte gli stessi commercianti hanno sottolineato di non aver ritoccato i prezzi all’insù malgrado i costi maggiorati. «È un piccolo segnale di vicinanza alle nostre attività – commenta a sua volta il sindaco Alessio Pignotti – Per misure più strutturate stiamo approntando il bilancio di previsione, vedremo che quantità di risorse riusciremo a stanziare per il settore. L’idea è di muoversi su tre direzioni. Confermare contributi sugli affitti per nuove attività in centro storico, ma ci piacerebbe allargare la misura alla piazza di Casette d’Ete».


Il futuro


L’importante è sostenere la categoria in affanno per i rincari e preoccupata in vista delle scadenza di fine anno. «Stiamo ragionando - chiosa il primo cittadino - su incentivi che interessino non solo il conduttore, ma anche il locatore, per vincere la frequente resistenza ad affittare i locali inutilizzati. La terza strada è quella di prevedere contributi anche alle attività già esistenti».

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