Fermo, Don Vinicio: su Emmanuel
sono state dette troppe cattiverie

Amedeo Mancini
Amedeo Mancini
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Giovedì 19 Gennaio 2017, 17:58
 FERMO - «Il patteggiamento mette fine a una vicenda che ha portato a una morte inutile e violenta». È quanto premette don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, in questi giorni in Ecuador per una missione in una comunità di bambini disabili. In Sudamerica ha appreso del patteggiamento a 4 anni di Amedeo Mancini per la morte di Emmanuel Chidi Nnamdi. Fra le novità emerse all’udienza, il fatto che Mancini, grazie alla colletta di alcuni amici, si farà carico delle spese per il rientro della salma di Emmanuel in Nigeria. Inoltre rinuncerà a denunciare Chinyery per calunnia mentre la vedova abbandonerà ogni pretesa risarcitoria in sede civile.

«Fin dall’inizio - dice ora don Vinicio - ho voluto tenere alto il concetto del rispetto della persona. Ed Emmanuel era un uomo che non aveva fatto niente di male, non aveva nulla ed era fuggito da una terra crudele. E’ un patteggiamento che accetto, al di là dei contorcimenti giuridici tra aggravanti e attenuanti. Amedeo poteva agire anche in altro modo. Ma è ragazzo semplice, che non sempre controlla i suoi impulsi. Resta la necessità di accompagnare e non abbandonare Chenyery e di esaudire il suo desiderio di far rientrare la salma di Emmanuel in Nigeria. In questi mesi le cattiverie di alcuni mi sono sembrate inutili e anche gratuite, i commenti e le reazioni potevano rimanere ai fatti e non accanirsi sulle persone».
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