Fermo, per l’ex mercato coperto
a giugno la convenzione

Fermo, per l’ex mercato coperto a giugno la convenzione
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Martedì 17 Aprile 2018, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 10:22
 FERMO - Stanno andando avanti gli adempimenti amministrativi propedeutici alla stipula della convenzione tra il Comune di Fermo e la Regione Marche per avviare il finanziamento dell’Iti Urbano.
Come si ricorderà, il progetto dell’Iti Urbano è stato presentato alla Regione Marche nel 2016 e finanziato a fine 2017 con un contributo complessivo di oltre 6,3 milioni di euro di fondi comunitari.
Allo stato attuale si prevede che l’apposita convenzione verrà firmata entro il prossimo mese di giugno.
 Il progetto prevede sostanzialmente due grandi interventi. Il primo consiste in un finanziamento a fondo perduto (pari al 50% delle spese) rivolto alle imprese che, anche in collaborazione con Università e/o Centri di Ricerca, realizzeranno progetti di ricerca applicata e innovazione tecnologica. A tale misura sono inoltre affiancati 25 assegni di ricerca rivolti a giovani laureati che avranno la possibilità di fare esperienza nell’ambito di progetti innovativi concreti.
Il secondo grande intervento dell’Iti Urbano consiste nella ristrutturazione e nella rifunzionalizzazione dell’ex mercato coperto che è destinato a diventare una nuova struttura polifunzionale in pieno centro storico.
Allo stato attuale, del finanziamento complessivo circa 3,3 milioni di euro sono destinati al recupero di tale importante sito che, grazie ai fondi comunitari dell’Iti Urbano, potrà così essere restituito alla fruizione della città.
«Ci attenderanno due, tre mesi molto importanti per delineare il futuro del centro di Fermo – ha detto il sindaco Paolo Calcinaro - . Quello che è certo è il finanziamento giunto e questa è una grande possibilità di poter esser autonomi nel rilancio dell’ex mercato coperto e dunque di tutto il centro storico. Quello che faremo, è aprire nel frattempo una campagna di ascolto e confronto con le associazioni di categoria, ma anche con le altre forze politiche che sono disposte al dialogo e all’ascolto per delineare un futuro della struttura, che sia appunto centrale per la nostra città».
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