FERMO - Da qualche giorno è finita alla ribalta delle cronache nazionali, accusata di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti di alcuni dipendenti dell’ente e sospettata di aver favorito alcuni candidati durante i concorsi per la selezione del personale dipendente. Giulia Colangelo, 53 anni, direttrice generale della Provincia di Savona è stata raggiunta da un’ordinanza di obbligo di dimora nel Comune di residenza al termine di una complessa e articolata indagine svolta dalla Squadra mobile di Savona.
Gli incarichi
Un nome che ben ricordano gli amministratori fermani di lungo corso, dal momento che tra i numerosi incarichi ricoperti in diverse regioni italiane prima di approdare in Liguria, Giulia Colangelo è stata segretario comunale e direttore Generale presso il Comune di Altidona, ha ricoperto la carica di segretario generale della segreteria convenzionata di Montefiore dell’Aso-Lapedona con funzioni di direttore generale ma è stata anche direttore generala dell’Unione dei Comuni Valdaso con sede a Moresco, come ricorda lei stessa nel suo curriculum.
L’indagine
E la notizia dell’indagine ha colto tutti di sorpresa: una indagine scattata nel 2022 dopo una querela per stalking da parte di un dipendente della Provincia nei confronti della Colangelo. Nei mesi successivi gli agenti avrebbero ravvisato non solo i maltrattamenti, ma anche alcune ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, soprattutto per quanto riguarda i concorsi pubblici: secondo la polizia, un regolare «inquinamento» dei concorsi con l’obiettivo di aiutare alcuni candidati.