Fermo, le sfide per il 2024: «Una città di cantieri, cresce l’università»

La conferenza di fine anno del sindaco Paolo Calcinaro. «Campiglione sarà molto attrattiva» Rebus sul futuro del Murri, tra le ipotesi c’è pure il trasferimento dell’Inrca

Fermo, le sfide per il 2024: «Una città di cantieri, cresce l’università»
Fermo, le sfide per il 2024: «Una città di cantieri, cresce l’università»
di Chiara Morini
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Sabato 30 Dicembre 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 13:19

FERMO - Il 2023 per la città di Fermo è stato quello che, dopo l’ottenimento dei fondi Pnrr, ha visto impostare i relativi progetti da attuare. Si andrà avanti anche nel 2024 e oltre, ovviamente, ma alla fine dell’anno il sindaco Paolo Calcinaro strizza l’occhio all’anno nuovo immaginando le «prospettive della Fermo del futuro».

Sono tanti progetti che hanno contribuito a rimettere in moto la città dopo il Covid. Certamente Fermo nei prossimi mesi avrà molte gru. «Tra le gru – ha detto Calcinaro – ci saranno quelle delle opere pubbliche Pnrr quindi avremo una “città-cantiere”. Questo, che comporterà disagi, vuol dire soprattutto avere futuro e un sicuro sviluppo. Anche con il recupero dei palazzi abbandonati nel centro storico.

In futuro potrebbero magari prendere vita nuove abitazioni, anche per chi pensa di volersi trasferire. Ci sono persone che o per lavoro o per passare la pensione non trovano case da affittare. In futuro però servirà avere una maggiore fiducia verso gli affitti».

La prospettiva

Agevolazioni o cosa possa far cambiare la città si vedrà ovviamente nel futuro, ma la prospettiva è molto buona per Campiglione. «Nei prossimi cinque anni – ha detto il sindaco Calcinaro – avrà un grande sviluppo, ma bisogna anche valorizzare quello che si ha nel resto della città». Campiglione che, dopo la variante, si mostra attrattiva per gli investimenti. «Ci sono richieste – ha proseguito – sono iniziati i lavori per l’outlet di Nero Giardini, prossimamente arriverà anche un’importante catena di fast food, e un imprenditore della zona ha acquistato l’area che si trova tra il Super 8 e l’Oasi». Questo dopo la variante approvata in via definitiva qualche settimana fa, e voluta per ridisegnare la zona, anche in vista della presenza del nuovo ospedale in costruzione. Da un ospedale nuovo, fuori dal centro, a quello vecchio dentro la città, che sarà lasciato libero.

Il dibattito

«Abbiamo iniziato – ha detto Calcinaro – a ragionare con la regione su alcune idee. Penso ad esempio che si potrebbe spostare l’Inrca, si potrebbe ragionare sulla Provincia e ridare spazi alle scuole». Tornando ancor più in centro, cresce l’università, non solo con il nuovo corso di scienze infermieristiche, ma anche con quello nuovo, sempre in area medica, che dovrebbe partire nel 2025. Proprio quel corso che Rettore e sindaco hanno annunciato durante la presentazione del nuovo corso specialistico di infermieristica, all’inizio del mese. «A fronte delle domande che crescono – ha evidenziato – potremmo ricavare anche posti per crescere nell’ex Fontevecchia». Sono 15 i milioni da spendere per l’ex collegio, dove quest’anno, si ricorda, è stata aperta la prima sezione del nuovo museo archeologico. L’anno che verrà potrebbe essere anche quello in cui partirà il progetto formativo che si sta elaborando tra Its, Confindustria ed alberghiero, con corsi professionalizzanti, all’interno del mercato coperto che si sta procedendo a riqualificare. Si va quindi verso una città sempre più appetibile, capace di attrarre investimenti e magari anche di visitatori.

Il turismo

Cresce il turismo e crescono le presenze nel periodo natalizio che, ha sottolineato Calcinaro, «appare quasi come una seconda estate. Si lavora anche per il commercio, ma l’impresa a volte è titanica e a cambiare deve essere anche la mentalità della popolazione, che dovrebbe preferire i negozi locali». Dalla mentalità della popolazione a quella della città e in particolare verso il sociale. «Abbiamo mantenuto l’attenzione sul welfare – ha detto Calcinaro - il sostegno non si muta, anzi, cerchiamo nuove iniziative anche per sopperire alla mancanza del Governo che per la prima volta non ha rinnovato il bando sugli affitti agevolati». A margine Calcinaro ha parlato entrando anche nell’argomento terzo mandato per i sindaci per i comuni con più di 5mila abitanti. «Nell’Anci ancora se ne sta dibattendo – ha riferito –. Se il governo dovesse dare questa possibilità, mi sentirei sicuramente tirato in ballo. Ma se non ci fosse la possibilità dell’eventuale terzo mandato non me ne vado. Il mio interesse primo, per me, è la città di Fermo, dove sono nato, che amo e che non lascerò in mani insicure. Lo dico a tutti nessuno escluso: ci sarò in ogni caso».

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