Fermo: Camera di Commercio
verso la chiusura, c'è il decreto

Il presidente della Camera di Commercio Graziano Di Battista
Il presidente della Camera di Commercio Graziano Di Battista
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Sabato 27 Agosto 2016, 12:05
FERMO - La Camera di Commercio di Fermo rischia di sparire fra sei mesi. Il Consiglio dei ministri, su proposta dei ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia e dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio. Il futuro di quella di Fermo appare segnato, salvo clamorosi ed improbabili colpi di scena.

L’approvazione rappresenta il via libera allo schema di decreto. Il provvedimento prevede un piano di razionalizzazione. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi: almeno una Camera di Commercio per regione; accorpamento delle Camere di Commercio con meno di 75 mila imprese iscritte.

Per alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede 4 ulteriori azioni che riguardano la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%; la riduzione del 30% del numero dei consiglieri; la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori; una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.

«Il provvedimento – si legge nella nota del Consiglio del Ministri – introduce quindi maggiore chiarezza sui compiti delle Camere con l’obiettivo di focalizzarne l’attività su attività istituzionali evitando, al contempo, duplicazioni di responsabilità con altri enti pubblici». Ma per il centro di Fermo perdere la Camera di Commercio (è guidata da Graziano Di Battista e si trova a Palazzo Azzolino, lungo corso Cefalonia) rappresenta un brutto colpo.
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