Non ci sono fiale di AstraZeneca, stoppate le prenotazioni per il vaccino del personale della scuola

Fermo, nNon ci sono fiale di AstraZeneca, stoppate le prenotazioni per il vaccino del personale della scuola
Fermo, nNon ci sono fiale di AstraZeneca, stoppate le prenotazioni per il vaccino del personale della scuola
di Francesca Pasquali
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Giovedì 25 Febbraio 2021, 09:48

FERMO - Rischiano di slittare le vaccinazioni per il personale scolastico. Dovrebbero partire lunedì prossimo, ma in Area vasta 4, di fiale di AstraZeneca (il vaccino per insegnanti e personale Ata), non ne è arrivata neppure una. Ieri mattina i vertici della sanità fermana hanno fatto il punto. Senza dosi non si parte, il succo del discorso. E, senza dosi, non ci si prenota neppure.

Prenotazioni stop

Visto che, prima di attivare le prenotazioni, il Dipartimento di prevenzione vuole avere i frigoriferi abbastanza pieni per poter partire con le somministrazioni.

Il che potrebbe significare giorni e giorni di attesa, mentre le classi hanno ricominciato a svuotarsi per i contagi. Stesso discorso per l’altro gruppo in partenza, in teoria, martedì (forze dell’ordine, forze armate, vigili del fuoco, polizia locale, volontari di protezione civile, prefetture, magistratura e questure). Strada in salita, quindi, per le vaccinazioni, dopo la partenza, sabato scorso, di quelle per gli ultraottantenni autosufficienti. Aspettando l’arrivo dei vaccini, si ragiona su dove farli.

Le certezze

L’unica certezza è che non ci saranno accavallamenti. Non verranno cioè utilizzati centri vaccinali già in uso. Fuori dai giochi, quindi, Montegranaro, Amandola e il Dipartimento di prevenzione. Restano la scuola elementare “don Dino Mancini” di Fermo e l’ex Distretto sanitario di Petritoli. Dopo che il sindaco del capoluogo e la cordata dei primi cittadini della Valdaso hanno ottenuto l’ok della Regione ai tanto agognati centri territoriali, ora si tratta di capire dove vaccinare chi. L’idea sarebbe di usare quello di Petritoli per personale scolastico, forze dell’ordine e le altre categorie e quello di Fermo per le fasi a venire. Ma la partita sarebbe ancora aperta. Prima di decidere, l’Av4 starebbe aspettando indicazioni da Ancona. Quanto agli altri due punti, quello all’ex ospedale di Amandola chiuderà il 28 febbraio, quando terminerà il primo ciclo di vaccinazioni per gli over 80 dell’area montana. Riaprirà tre settimane più tardi, per la somministrazione delle seconde dosi, per chiudere definitivamente una volta vaccinati tutti i prenotati. Quello di Montegranaro resterà aperto fino ai primi di aprile, quando tutti gli altri “grandi anziani” avranno ricevuto la prima dose.

I riflettori

Si riaccendono, intanto, i riflettori sul “Sassatelli”. La casa di riposo, sede di un importante focolaio a metà dicembre, sarebbe pronta a riaccogliere gli anziani guariti, ancora ricoverati in diverse strutture sanitarie della regione. «Chi deve verificare i requisiti per la riammissione degli ospiti lo faccia subito. Ci sono in ballo posti di lavoro e anziani che hanno il diritto di ritornare nell’ambiente dal quale sono stati strappati», incalza il segretario regionale della Cisl, Giuseppe Donati. Sarà la commissione Comune-Av4, che ha visitato la struttura a inizio febbraio, a decidere, entro il 7 marzo, se gli ospiti potranno tornare. «I tamponi molecolari sul personale e sui 22 anziani presenti – chiosa Donati – sono tutti risultati negativi. Bisogna fare presto».

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