Fermo, dieci nati in ventiquattr'ore: festa grande all'ospedale Murri

Fermo, dieci nati in ventiquattr'ore: festa grande all'ospedale Murri
Fermo, dieci nati in ventiquattr'ore: festa grande all'ospedale Murri
di Serena Murri
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 09:47

FERMO - Dieci bambini in 24 ore, mai così tanti i nuovi nati a Fermo nell’arco di un solo giorno. Dalla mezzanotte di domenica a quella di lunedì sono arrivati ben dieci piccoli che, pur caricando il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Murri di un super lavoro, hanno riempito di felicità il primario Alberto Maria Scartozzi e i suoi collaboratori. Una bella notizia per tutto l’ospedale che ha festeggiato, poco più di una settimana fa, le dimissioni dell’ultima paziente contagiata da coronavirus.

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«Un evento eccezionale – ha dichiarato Scartozzi – anche l’anno scorso abbiamo avuto molti nati durante l’estate, una quarantina solo ad agosto, ma dieci in 24 ore è davvero una cifra record. Questo ci tira su di morale in un momento difficile. Consideriamo che il Murri è un ospedale misto e che ha visto arrivare, in questi mesi, molti pazienti Covid».
 
Il ringraziamento del primario va alla dirigente Fiorenza Padovani e al direttore Licio Livini. «Sono stati loro ad aver studiato e adottato scrupolose misure di sicurezza e percorsi differenziati di accesso al nostro reparto. Grazie a questo non abbiamo registrato nessun caso né tra i pazienti né tra il personale». A Fermo, insomma, si partorisce in sicurezza. Certo, in epoca Covid, tutto è cambiato: il padre può entrare solo al momento della nascita del piccolo e le visite dei parenti sono limitate. Durante il travaglio e nelle fasi successive al parto, è il personale ospedaliero a prendersi cura della mamma. «Anche per questo – spiega Scartozzi – abbiamo lavorato a fondo per una maggiore umanizzazione dell’assistenza, stando vicino alle pazienti dall’inizio alla fine». Un percorso frutto anche dei corsi di alta formazione con l’Associazione italiana di Ostetricia avviati nel mese di gennaio, oltreché del lavoro di squadra. «Un grande lavoro di equipe – continua il primario ringraziando la coordinatrice Lucia Ercoli – medici, ostetriche, pediatri, anestesisti, ma anche tecnici di sala operatoria, strumentisti e infermieri: tutti hanno contribuito a questo successo». 
La squadra
Una squadra capace anche di sopperire alle carenze di organico, come avviene in pediatria, «in reparto abbiamo 9 medici e 15 ostetriche, ma solo quattro pediatri, eppure non ci hanno mai fatto sentire la loro mancanza, si fanno letteralmente in quattro». Tutti i neonati, fanno sapere dal Murri, stanno bene, anche le due gemelline arrivate ieri in piena notte, che, pur premature, godono di ottima salute. Il trend positivo delle nascite a Fermo è oramai sotto gli occhi di tutti, conclude Scartozzi, «in Italia i nuovi nati diminuiscono, qui siamo in costante aumento. L’anno scorso abbiamo registrato 700 parti, quest’anno ne abbiamo già 40 in più. Se continuiamo così, ci aspettiamo grandi numeri». Ci sarà un effetto Covid sulle nascite? «Questo lo scopriremo nei prossimi mesi, spero solo che non vinca la paura e che, se un effetto sia da registrare, che sia un segno più, un incremento, dei nuovi nati.

Ora scusate ma devo scappare, abbiamo una donna in travaglio, anzi due».

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