Pubblico impiego, raggiunto l'accordo
«Aumenti non inferiori a 85 euro»

Pubblico impiego, raggiunto l'accordo «Aumenti non inferiori a 85 euro»
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Mercoledì 30 Novembre 2016, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 20:01
ROMA - Accordo fatto fra governo e sindacati sul rinnovo del contratto del pubblico impiego. È stato firmato dai leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo dopo una trattativa di oltre sette ore con il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia.



L'accordo firmato da governo e sindacati per il rinnovo del contratto degli Statali prevede aumenti in busta paga non inferiori a 85 euro medi mensili, riferiscono i sindacati al termine dell'incontro a Palazzo Vidoni. L'impegno finanziario per rinnovare i contratti in tutta la Pubblica Amministrazione sarà pari 5 miliardi nel triennio 2016-18, fanno sapere i sindacati al termine dell'incontro con il ministro della P.A, Marianna Madia.



«Dopo anni di blocco della contrattazione, di promesse mancate, di sacrifici dei lavoratori, si intravvede una concreta possibilità di rinnovare i contratti. Ogni punto dell'intesa prevede uno strumento di attuazione degli impegni assunti: legge di bilancio, atto di indirizzo sulla contrattazione, riscrittura del testo unico che ci consentirà di verificare passo dopo passo se siamo sulla strade per un rinnovo positivo dei contratti». Così Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil commentando l'accordo raggiunto oggi dai sindacati e dal Governo sul contratto della pubblica amministrazione. «Il testo condiviso con il governo -sottolineano- è un primo importante risultato che premia le mobilitazioni dei lavoratori pubblici di questi anni e, se concretizzato, lascia alle spalle una stagione di legislazione punitiva del lavoro pubblico aprendo la strada alla valorizzazione e contrattualizzazione dei dipendenti pubblici». 

Cgil, Cisl e Uil, rileva il sindacato di Corso Italia, con le rispettive categorie di settore, e il Governo hanno condiviso le linee guida «che dovranno sovrintendere l'apertura delle trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Dopo sette anni di blocco della contrattazione si interviene correggendo le norme introdotte dalla legge Brunetta e dalla buona scuola che limitavano la contrattazione ridandole ruolo e titolarità». Con questo accordo, rileva la Cgil, «si ripristina un sistema di relazioni sindacali in tutti i settori basato sulla partecipazione di lavoratori e sindacati all'organizzazione e alle condizioni di lavoro, alla valorizzazione professionale, che supera la pratica degli atti unilaterali».

Di particolare valore, aggiunge, «la garanzia assunta dal governo di rinnovare i contratti dei lavoratori precari assunti dalle pubbliche amministrazioni in scadenza e l'impegno a superare con apposite norme il precariato all'interno della Legge quadro che dovrà essere prossimamente varata. Importante è anche l'introduzione nel settore pubblico di welfare contrattuale con misure che integrano le prestazioni pubbliche.Le soluzioni salariali indicate nelle linee guida fanno riferimento a un aumento contrattuale di 85 euro medie mensili per il triennio 2016-2018. Si è, inoltre, convenuto di trovare una soluzione che tuteli le retribuzioni dei lavoratori garantendo che gli aumenti contrattuali abbiano efficacia per tutti senza che possano incidere sul bonus degli 80 euro». 
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