Brexit, panico sui mercati: vola lo spread
Borse a picco: -10%. Si impenna l'oro

Brexit, panico sui mercati: vola lo spread Borse a picco: -10%. Si impenna l'oro
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Venerdì 24 Giugno 2016, 06:43 - Ultimo aggiornamento: 09:30
Mercati finanziari sotto choc. La Gran Bretagna esce dall'Europa e le Borse vanno a picco con ribassi in avvio intorno al 10%. Crolla anche la sterlina, che perde oltre il 10% sul dollaro, una calo praticamente mai visto in una sola seduta. Vola invece l'oro, da sempre considerato un bene rifugio in momenti di crisi.

Tempesta anche sui titoli di Stato dopo la Brexit. Il differenziale tra Btp e Bund si è impennato fino a 191 punti base in avvio in pochi minuti dai 130 della chiusura di ieri, con il tasso del 10 anni italiano in rialzo all'1,7%. Poi il differenziale ha ripiegato sotto quota 170 a 165 punti. Il tasso del Bund è piombato fino al minimo record di -0,17% per poi risalire a -0,15%. Il divario tra i decennali di Spagna e Germania ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti. 

A Milano in avvio quasi tutti il titoli principali non riescono a fare prezzo per troppo ribasso e l'indice Ftse Mib (-2,5%) viene quindi calcolato solo su questi: Atlantia perde l'8%, Terna e Luxottica il 5% ma sono di fatto i titoli che accusano la quantità di vendite minori mentre gli altri non sono nemmeno in contrattazione, con segnali molto negativi soprattutto per i gruppi bancari. I cali teorici peggiori sono quelli di Leonardo-Finmeccanica (-37,69%), Mps (-39,82%), Mediobanca (-37,69%).

Londra ha aperto con un meno 7,5%, Francoforte -9,9% e Parigi -7,87%, ma anche qui gli indici sono condizionati dalle molte sospensioniper eccesso di ribasso. 

Piazza Affari, intanto, è pronta ad utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione, come il restringimento della forchetta di oscillazione dei titoli, per contenere l'inevitabile flusso di vendite che caratterizzerà l'avvio del mercato. Secondo quanto si apprende nei giorni scorsi la Consob ha invitato la società di gestione del mercato mobiliare italiano a predisporre tutte le contromisure previste dalle attuali regole di funzionamento del mercato per cercare di limitare, nell'eventualità della vittoria del 'leavè al referendum sulla Brexit, un crollo del mercato mobiliare italiano.

La sorpresa è stata forte e i crolli sui mercati proporzionati: nelle ore dello spoglio del referendum in Gran Bretagna i listini sono crollati, mentre i beni rifugio (oro e derivati sui titoli di Stato Usa) si sono impennati. 

Il mercato azionario di Tokyo - che ha applicato il 'circuit breaker' per inibire le funzioni di immissione e modifica degli ordini limitando i ribassi troppo elevati - è il listino borsistico aperto durante lo spoglio del voto che ha accusato
maggiormente il colpo, arrivando a perdere con l'indice Nikkei fino all'8,17%, per po chiudere con un -7,9%. 

Intanto il petrolio è in calo e cede oltre il 6% a 47 dollari per il barile Wti mentre il Brent perde poco meno (il 5,95%) a 47,88 dollari. Corre ovviamente l'oro, considerato il bene rifugio per eccellenza: le sue quotazioni - forti da giorni -
salgono del 7,8% ai massimi dal 2008. 

 
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