Prima giornata di prove a Gedda per il GP d’Arabia Saudita su una pista profondamente diversa da quella del Bahrain dove la stagione è scattata due settimane fa. Max Verstappen è planato nella Penisola solo ieri mattina, in ritardo sull’orario di convocazione. Aveva l’ok della FIA perché non era stato «bene fisicamente». Il contrattempo, però, non ha scalfito le certezze del campione del mondo che appena si è infilato nella sua Red Bull è stato il più veloce, sia al pomeriggio che la sera. I test del venerdì, si sa, contano poco, ma, per quello che si è visto a Sakhir, la superiorità del tandem austro-olandese sarà difficile da ribaltare. Ci sono però consistenti possibilità di veder accorciare le distanze. Il tracciato sul Mar Rosso è più veloce e, soprattutto, ha un asfalto non assetato di gomme. È molto “rispettoso” tanto che domani in gara è probabile un solo pit stop.
Questo è il vero punto di forza della monoposto di Newey, riuscire ad andare forte senza consumare gli pneumatici anche su una pista “aggressiva”.
Il Cavallino si copre sul fronte affidabilità ed a Jeddah ha già smarcato la seconda power unit seppur le unità numero uno sono perfettamente funzionanti e parteciperanno regolarmente alle rotazioni. Oggi seconda giornata con la lotta per la pole (diretta su Sky alle 18) decisiva perché, anche se il tracciato consente i sorpassi, questi potrebbero essere non facili visto la vicinanza di parecchie monoposto. Un problema in più per Charles Leclerc che sarà costretto a prendere il via in mezzo al gruppone.