Terremoti, trema tutta l'Italia
Gli esperti: "Situazione preoccupante"

La mappa delle zone sismiche in Italia
La mappa delle zone sismiche in Italia
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Lunedì 20 Gennaio 2014, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 18:41
ROMA - Tutta l'Italia sta tremando e da settimane sono numerose le sequenze sismiche in atto contemporaneamente.

"Nella storia è capitato più volte che si verificassero periodi di maggiore attività, con terremoti forti e più frequenti, e più sequenze attive nello stesso tempo", spiega il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Quasi tutte le sequenze in atto sono avvenute in zone che in passato hanno visto terremoti molto forti", osserva.



CAMPANELLO D'ALLARME - "Per questo - aggiunge - potremmo considerare le sequenze in atto coma una sorta di campanello d'allarme: un segnale per sollecitare ulteriormente la messa in sicurezza degli edifici anche nei periodi in cui non c'è un'emergenza e il terremoto sembra un'eventualità lontana". Quello attuale è sicuramente un periodo attivo: basti pensare che nel 2013 in Italia ci sono stati 21.369 terremoti, una quantità superata solo nel 2009, quando i terremoti sono stati circa 26.000.



Sono tre le principali sequenze sismiche in atto: nei Monti del Matese, a Gubbio e a Messina. "Sul Matese l'Ingv sta rilasciando alla Protezione Civile un aggiornamento quotidiano, mentre l'aggiornamento sulle altre due sequenze è settimanale". Aggiornamenti mensili riguardano poi altre cinque sequenze attive, la cui frequenza e intensità va diradando: sono quelle ancora attive in Emilia, nella zona del Monte Conero, in Lunigiana e Garfagnana, nel golfo di Patti e nel Pollino. A queste sequenze quelle ancora più diradate nel tempo e meno intense, ma comunque ancora attive: sono almeno 15 e comprendono quelle di Pistoia, della zona di Crotone, Bronte, Cuneo, Garda e Montefeltro. «Si calcola - prosegue l'esperto - che oltre il 70% della sismicità italiana sia organizzata in sequenze», tra repliche di forti terremoti e sciami sismici, ossia sequenze disordinate nelle quali gli eventi principali sono distribuite casualmente nel tempo«.



LE SEQUENZE -Negli ultimi anni, aggiunge, »abbiamo avuto in media oltre 40 sequenze ogni anno in Italia e, ad eccezione del caso dell'Aquila nel 2009, tutte si sono esaurite dopo settimane o mesi senza dar luogo a forti terremoti«. L'analisi dei cataloghi storici in Italia indica che ci sono stati periodi conterremoti più forti e frequenti e che ci momenti in cui l'attività sismica è stata decisamente più intensa di quella attuale». È accaduto, per esempio, tra fine '600 e inizio '700: «a livello di rilascio di energia sismica è stato come avere ogni anno e per 20 anni consecutivi quattro terremoti come quello dell'Aquila del 2009, tutti nel Centro-Sud». I più disastrosi sono avvenuti nel 1688 nei Monti del Matese, nel 1693 nella Sicilia orientale, nel 1694 in Irpinia, nel 1703 a Norcia e all'Aquila, nel 1706 a Sulmona.