La procura di Roma aveva chiesto una condanna a sei mesi di reclusione in relazione alla vicenda del vilipendio del capo dello Stato. Nel corso del suo intervento il giudice onorario Lara Pezone ha riconosciuto le attenuanti generiche alla luce della "condotta dell'imputato" che si è recato dal "presidente per chiedere scusa" ma ha ribadito che "il reato si è verificato e non può essere riconosciuta l'immunità parlamentare".
La vicenda che vede imputato l'ex presidente della Regione Lazio risale al 2007 quando definì "indegno" il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il fatto era legato ad una polemica sorta dopo un intervento apparso sul blog dell'allora senatore nel quale il senatore a vita Rita Levi Montalcini venne definita come "una stampella" del Governo. Parole che Napolitano definì indegne e alle quali Storace rispose utilizzando lo stesso aggettivo nei confronti del capo dello Stato. Da qui l'accusa di vilipendio.
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