BERGAMO - Il DNA sui vestiti di Yara, il suo furgone immortalato nei pressi della palestra frequentata dalla 13enne e nessun alibi. Sono questi gli elementi che hanno incastrato Massimo Bossetti. In attesa della sentenza di domani "Giallo" fa il punto sulla situazione.
Durante le indagini, più volte, il muratore ha parlato di complotto e di prove pilotate contro di lui ma durante il processo è stato scientificamente smentito, in modo particolare dalla prova del DNA. Anche le prove con i filmati del furgone, secondo i giudici, non lasciano molto all'interpretazione e da alcuni frame emergerebbe anche la figura di Yara. La stessa moglie, Marita, avrebbe aiutato a incastrarlo dicendo di non avere idea dove si trovasse le ore in cui la 13enne è scomparsa.
Le indagini su Bossetti sembrano incastrarlo, ma il muratore ha continuato a ribadire la sua innocenza e la sua calma, come riporta il suo avvocato. Domani in mattinata la sentenza che potrebbe costargli anche l'ergastolo.
Yara, domani sentenza per Bossetti
ecco come l'uomo è stato incastrato
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Giovedì 30 Giugno 2016, 19:26 - Ultimo aggiornamento:
1 Luglio, 19:58
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