Paura sul volo Roma-New York
Atterraggio d'emergenza a Fiumicino

Paura sul volo Roma-New York Atterraggio d'emergenza a Fiumicino
3 Minuti di Lettura
Martedì 11 Aprile 2017, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 18:51
ROMA - Mattinata movimentata per il volo AZ608 in partenza da Fiumicino con destinazione New York. Il decollo dallo scalo romano era previsto per le 10:40, ma il Boeing 777 EI-FNI “Lampedusa”, il più recente velivolo della flotta Alitalia, ha effettivamente staccato le ruote da terra solo alle 11:17 locali. Nel momento del decollo, però, qualcosa è andato storto al carrello sinistro, per cui invece di rientrare normalmente dopo l’azionamento della leva “Gear Up”, probabilmente a causa di un’avaria al circuito idraulico, il complesso di sei ruote con relativi assi e gamba di supporto non ha funzionato come previsto.

Il comandante del volo Marco Ghisi, dopo i controlli previsti in caso di problemi di questo genere, ha considerato impossibile il proseguimento del volo intercontinentale ed ha pertanto deciso di rientrare allo scalo di partenza. Tuttavia, prima di poter fare ritorno a Fiumicino l’aereo ha dovuto essere alleggerito di buona parte del carburante che era stato caricato in previsione della trasvolata atlantica e che di fatto rendeva l’aereo troppo pesante per un atterraggio in sicurezza. Per cui l’equipaggio è ricorso allo scarico del combustibile, che è stato convogliato verso appositi tubi posti alle estremità delle semiali e nebulizzato durante il volo. Durante l’intera operazione il velivolo ha effettuato una serie di circuiti sul Tirreno, al largo dell’isola del Giglio, per cui lo scarico del carburante non ha comportato alcun tipo di rischio né ai passeggeri, né a chi si trovava a quote inferiori rispetto al velivolo.

Concluso lo scarico del carburante in eccesso, il Boeing 777 ha impostato la prua verso Fiumicino, dove è atterrato sulla pista 16R alle 12:19. Il carrello in avaria ha però provocato più di un problema all’equipaggio, dato che sulla pista è rimasto un solco di qualche centimetro di profondità e circa 12 metri di lunghezza, segno inequivocabile del malfunzionamento del sistema idraulico che di fatto ha impedito un contatto “morbido” tra l’aereo e la superficie della pista. Il “Lampedusa” non è perciò stato in grado di rientrare immediatamente al parcheggio, ma precauzionalmente si è arrestato sul raccordo laterale AG, a circa due terzi della pista, ed è stato immediatamente circondato dai mezzi dei Vigili del Fuoco, intervenuti come previsto in casi di simili avarie.

I passeggeri sono stati fatti sbarcare senza ulteriori problemi e l’equipaggio ha dovuto essere sostituito perché se avesse condotto il volo su un altro aereo avrebbe superato il numero massimo di ore di servizio. EI-FNI è stato quindi trainato presso l’area tecnica per l’indispensabile controllo e sostituzione dei sistemi in avaria, mentre la pista 16R, che era rimasta chiusa per qualche tempo a causa dell’incidente, è stata riaperta al normale traffico aereo.

Il “Lampedusa” era rientrato il giorno precedente da Santiago del Cile e non aveva mostrato alcun segnale premonitore del problema. I passeggeri del volo AZ608 sono stati naturalmente riprotetti, per cui hanno potuto imbarcarsi su un nuovo velivolo messo a disposizione dalla compagnia (il Boeing 777 EI-DBM “Argentario”) e partire alla volta di New York alle 16:55 locali.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA