Indossa un abito tricolore: ragazza
denunciata per vilipendio alla bandiera

MIRANDOLA - Le polemiche erano inevitabili: a molti non è piaciuto vedere una studentessa di origini africane indossare un abito tricolore in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a Mirandola, uno dei paesi più colpiti dal terremoto dell'Emilia del 2012 e simbolo della ricostruzione.

La 15enne Mbayeb Bousso, detta 'Mami' e nata in Senegal, è una studentessa dell'Istituto Galileo Galilei, indirizzo moda, proprio a Mirandola. Lei ha indossato il vestito, realizzato dai suoi compagni di classe, per la grande occasione. La ragazza ha così incontrato tutti gli importanti vertici istituzionali giunti nel comune del Modenese. Le foto hanno scatenato diverse polemiche, ma c'è chi è andato oltre e ha deciso di presentare una denuncia per vilipendio alla bandiera.



Giulio Cozzani, un cittadino toscano, ha deciso di denunciare ai carabinieri di Buggiano (Pistoia) l'episodio, sostenendo che vi siano palesi violazioni del regolamento d'uso della bandiera italiana. Due aspetti andrebbero contro le norme previste dal dpr: la bandiera non deve toccare terra (o acqua) e non può essere usata come drappeggio.

In difesa della ragazza è intervenuta la preside dell'istituto, Milena Prandini: «Avevamo deciso questa iniziativa in occasione della visita di Mattarella, ma all'inizio l'incontro doveva limitarsi all'interno della scuola. I fotografi ufficiali, però, hanno insistito per scattare le foto anche al di fuori dell'istituto. Per noi è stata una bella occasione di mostrare civiltà e integrazione, di certo la nostra intenzione non era quella di oltraggiare il tricolore».