Campagna di prevenzione ictus
Valentina Vezzali testimonial

Campagna di prevenzione ictus Valentina Vezzali testimonial
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Sabato 11 Aprile 2015, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 17:37
ROMA - In occasione di “Aprile il Mese della prevenzione dell’ictus” promosso della Federazione ALICe Italia; testimonial l’olimpionica Valentina Vezzali, si è tenuta la conferenza stampa di ALICe Compania onlus, presso l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici di Napoli alla quale hanno preso parte tra gli altri l’On Angela Cortese; il consigliere comunale Gennaro Esposito ed la consigliere provinciale Elisabetta Gambardella Il presidente Giuseppe Russo insieme ai membri del comitato tecnico scientifico dott. Fabrizio de Falco, Mario Muto, Michele Rotondo ed ai soci tutti hanno stigmatizzato come in Campania persista un situazione drammatica nella sua inamovibilità per l’assistenza all’ictus cerebrale.



I decisori “politici” ed amministrativi non decidono su questioni di vitale importanza, già licenziate ai tavoli tecnici nel corso di commissioni ad hoc presso l’assessorato ed il commissariato negli ultimi 10 anni, sebbene esercitino quotidianamente scelte che coinvolgono enormi interessi in ambito sanitario: Appalti; incarichi; aperture fantasma (ospedale del mare) o inopportune (UTIC all’ospedale Pellegrini) di nuove strutture…



Intanto i risultati dello Studio Progetto CUORE presentati alla Conferenza Nazionale sulla Prevenzione Cardiovascolare, aprile 2012, ricordano che la letalità per eventi Cerebrovascolari e superiore a quelli Coronarici 25 vs 38% nelle femmine. Mentre il ministero della salute ricorda che la Campania è al primo posto per mortalità da malattie del Sistema Circolatorio: il 17% più elevata per i maschi ed il 26% per le femmine rispetto alla media nazionale Campania sempre all’ultimo posto della graduatoria nazionale per “copertura della domanda di cure”; intorno al 100% in Valle d’Aosta, Umbria, Piemonte, Marche etc; mentre in Campania uno scandaloso 9,5%).



Lo stesso record negativo per l’offerta di terapie salvavita quali la “trombolisi” - intorno al 60% in Liguria, Emilia Romagna, Trentino etc.- solamente l'1,2% in Campania. Abbiamo l’impressione consolidata da 15 anni di battaglie dalla parte delle persone ictate e delle loro famiglie, dell’esistenza di una “lobby” trasversale che colpevolmente lascia la nostra regione al primo posto per mortalità ed all’ultimo per la qualità delle cure, nonostante le ingenti risorse economiche utilizzate addirittura superiori a quelle di altre regioni più virtuose per la qualità dei servizi offerti. Lanciamo un appello alle forze sociali e politiche per mettere al centro del dibattito di questi mesi che ci portano alle elezioni regionali, i bisogni essenziali dei cittadini a partire dal bisogno di ben-essere e di dignità nei momenti di maggiore dipendenza. Basta con i ricoveri in barella, in strutture sanitarie non qualificate, assistiti da personale non specificamente addestrato alla cura dell’ictus in acuto Alla lobby trasversale che gestisce gli interessi in sanità, rispondiamo con una rete di persone organizzate in una “lobby” di cittadini e non “sudditi”. Persone che fanno della riappropriazione della dignità e dell’etica dei diritti la testimonianza della loro cittadinanza attiva.
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