Quelli che la preside ha creduto giochi erotici erano dei palloncini d’acqua a forma di serpenti, ovvero dei giocattoli usati soprattutto dai bambini autistici. La verità è che la piccola li stava vendendo, ma per beneficenza con lo scopo di raccogliere fondi per i suoi coetanei più sfortunati. «Nelle fantasie più ardite nessun adulto potrebbe scambiare un sacchetto pieno d’acqua in un giocattolo sessuale», così ha difeso la piccola suo padre, come riporta anche il Daily Mail.
La preside non ha voluto comunque ritirare il provvediemento: «E' stato davvero molto umiliante. Dopo mi fissavano tutti», ha raccontato la bambina. Per questo motivo il papà della 12enne ha annunciato una dura battaglia affinché venga cancellato il provvedimento a carico di sua figlia dal registro.