Venezia, la "crociata" di don Cristiano:
«Una tassa per le spose troppo scollate»

Venezia, la "crociata" di don Cristiano: «Una tassa per le spose troppo scollate»
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Martedì 4 Settembre 2018, 05:06 - Ultimo aggiornamento: 11:23
Care spose attente al "dress code" in chiesa: gli abiti troppo succinti potrebbero essere banditi.  A Oriago, alle porte di Mestre, don Cristiano Bobbo lancia una provocazione, quella di una «tassa sulla sposa». Nel notiziario 'La Voce della Rivierà delle comunità parrocchiali di Oriago e Cà Sabbioni, come riporta il Gazzettino, il sacerdote scrive: «Potremmo istituire una sorta di offerta da riscuotere in proporzione alla decenza dell'abito della sposa che molto spesso si presenta sguaiato e volgare, inadatto alla circostanza. Così chi più si presenta svestita più paga».

«È stata una provocazione scherzosa - ammette don Bobbo - che, come molte altre riflessioni, nasce da fatti che accadono spesso nella vita di parrocchia.
In questo caso è stata suscitata dalla considerazione che le nozze spesso sono considerate più un evento che una scelta maturata e condivisa, e così l'abito da sposa che spesso imita il personaggio del momento. Anche l'abito - prosegue - è un segno, la testimonianza di una scelta, un momento della vita destinato a rimanere indimenticabile». Per il sacerdote «sarebbe importante che le spose facessero comprendere anche attraverso la semplicità e il buongusto del loro vestito la delicatezza, la poesia e la freschezza del momento che stanno vivendo».
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