Lo schiaffo degli ortodossi al Papa
in Georgia ritirano la delegazione

Lo schiaffo degli ortodossi al Papa in Georgia ritirano la delegazione
di Franca Giansoldati
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Sabato 1 Ottobre 2016, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 12:52
TBILISI -  La via dell'ecumenismo è lastricata di buone intenzioni ma soprattutto, almeno in Georgia, è tutta in salita. Alla messa papale celebrata allo stadio di Tbilisi, gli ortodossi georgiani hanno assestato al “fratello Papa Francesco” l'ennesimo sgarbo. Se ieri, durante l'incontro tra l'anziano Ilie II e Papa Bergoglio, nel palazzo del patriarcato, la diffidenza del patriarca ortodosso più duro nei confronti di Roma è emersa palese, stamattina alla celebrazione pubblica la delegazione prevista ha dato forfait all'ultimo minuto. I motivi di questo amaro dietro front vanno individuati nelle posizioni fortemente 'anti romane' degli ortodossi georgiani. Del resto tutta la preparazione del viaggio, dal punto di vista religioso, è stata una fatica per il cerimoniale vaticano, per via dei paletti che mettevano continuamente gli ortodossi.

Allo stadio le persone che hanno assistito alla celebrazione non erano tante perchè la maggioranza dei fedeli cattolici vive soprattutto nel sud della Georgia e spostarsi per tantissime famiglie non era cosa semplice. Il vescovo italiano Pasotto che vive a Tbilisi ha spiegato che se la messa fosse stata organizzata nella regione in cui i cattolici sono maggiormente concentrati, sarebbe più numerosa. Ma tant'è.

Nei giorni scorsi (ma anche ieri) i settori più oltranzisti della chiesa locale, hanno protestato con tanto di sit-in 
davanti alla nunziatura e in aeroporto contro l'arrivo del Papa. La Chiesa ortodossa georgiana è tra le più rigide della galassia ortodossa tanto che i rapporti con le altre Chiese ortodosse non 
sono affatto semplici. Il patriarca Ilie II, assieme a quello russo, hanno dato forfait 
all’ultimo minuto ad un recente sinodo ortodosso a Creta, il primo organizzato dopo 
oltre un millennio. Non solo. Sempre la chiesa georgiana è stata 
l’unica a prendere le distanze da un recente accordo teologico 
tra cattolici e ortodossi raggiunto in Italia il mese scorso.

Francesco oggi incontrerà sacerdoti, religiosi e religiose, 
seminaristi nella chiesa dell’Assunta e un centro umanitario fondato dai frati camilliani. Domani il viaggio in Azerbaijan e, in serata, il 
rientro a Roma. 
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